Calcio/Gli allenatori con o senza buona stampa

C’era una volta un allenatore del Perugia e poi dell’Inter, si chiamava Ilario Castagner ed era amico di tanti giornalisti.  Pertanto al di la’ dei suoi meriti sul campo essi lo hanno sempre esaltato. La buona stampa fornisce la copertura mediatica che e’ appunto una sorta di scudo che si frappone tra l’allenatore e l’opinione pubblica. Oggi chi sono gli emuli di Castagner? Il piu’ conosciuto di tutti e’ un big da tanti anni sulla breccia, Marotta ora presidente dell’Inter, ma poi possiamo ricordare Allegri, Mourinho, Ancelotti, Gasperini, Conte, De Rossi, Cosmi. All’estremo opposto senza copertura mediatica c’e’ l’attuale allenatore del Milan, Fonseca, ma vorrei ricordare anche Marco Giampaolo la cui ultima squadra e’ stata la Sampdoria nel 2022; o Rudy Garcia, gia’ alla Roma e al Napoli. Fonseca e Giampaolo e Garcia, ma ce ne sono tanti altri, sono ottimi allenatori ma purtroppo a loro manca la copertura mediatica, che altro non e’ se non avere buone pubblic relations con i giornalisti. Per avere la copertura occorre spendere tempo, essere affabili, disponibili, dare il numero di telefono, uscire a cena, insomma occorre proporsi di instaurare con i giornalisti piu’ accreditati in zona rapporti cordiali e talvolta amicali. E’ chiaro che ogni allenatore ha il suo carattere piu’ o meno espansivo e non a tutti piace perdere tempo con la schiera dei giornalisti che in ogni citta’ sono decine e decine. Eppure avere buona stampa e’ essenziale e decisivo e se da oggi presterete attenzione alla vicenda di Fonseca al Milan capirete meglio il mio discorso. E’ gia’, quando scrivo, dopo la seconda giornata, sulla graticola, eppure non e’ uno stupido o un incapace. Solo che e’ il contrario di Pioli che ha resistito al Milan alcuni anni proprio perche’ aveva copertura mediatica. Fonseca, come gia’ gli successe a Roma, non e’ molto espansivo con la stampa e quindi se non fa risultati lo mettono in croce.