“Le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, adesso non possono neppure comprare i libri di scuola per gli aumenti dei prezzi e Meloni che fa? Riceve per 90 minuti il ministro Sangiuliano”.
Appena uno sente, da chiunque sia pronunciata, questa frase, capisce subito di avere di fronte un populista che ripete a pappagallo il copione imparato. I populisti li abbiamo visti all’opera e sappiamo bene cosa sono capaci di fare. Ricordate?
Rocco Casalino, ufficio stampa del premier Giuseppe Conte: «Se poi all’ultimo non escono i soldi per il reddito di cittadinanza… tutto il 2019 sarà dedicato a far fuori quei pezzi di m… del Mef».
(Conversazione riportata da la Repubblica e il Giornale, 22/9/18).
Sempre in quel frangente Alessandro Di Battista scrisse su Facebook: “Certe cose vanno dette pubblicamente e con orgoglio! Le persone ci hanno votato proprio per questo. Se i tecnici nei ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote prendendosi poteri che non gli competono vanno cacciati all’istante. Semplice. O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare. Violenza è trovare denari per il Tav, per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento”.
Sono gli stessi che oltre al reddito di cittadinanza col quale hanno sconfitto la poverta’, hanno dilapidato 150 miliardi con il Superbonus.
150 miliardi tutti a carico del bilancio, cioè del deficit, dello stato. E si badi, l’obbligo a coprire il debito comporta inevitabilmente drastici tagli e risparmi sullo stato sociale, di cui godono soprattutto i ceti più deboli: scuola e sanità in primo luogo. Risultati ambientali ottenuti? Trascurabili. Naturalmente chi ha soprattutto voluto questa misura, Pd e 5 Stelle, ora grida contro le misure “lacrime e sangue” che il governo è costretto a prendere. Quelli che sanno dire sempre in qualsiasi occasione che se tocca a loro inondano di soldi gli italiani, non prendono piu’ ordini da Bruxelles, non danno piu’ armi all’Ucraina perche’ non sono fatti nostri e che se vince Trump in America e’ meglio per noi.