Le tribu’ nella vicenda Boccia/Sangiuliano

La storia Boccia/Sangiuliano che io ho seguito sin dall’inizio merita di essere riassunta: nasce perche’ uno del Ministero imbecca Dagospia che rivela come una dama bionda segue sempre Sangi e si presenta come collaboratrice mentre in realta’ non lo e’. Questo e’ l’inizio. La fine provvisoria e’ ieri sera quando Sangi si dimette e il duo Aprile/Telese su La7 pensa di aver intervistato lady Diana o Nixon consentendo alla dama di precisare alcune cose: che ci sono altre donne; che la sua nomina e’ stata bloccata dalla moglie di Sangi; che Sangi e la moglie sono separati di fatto. Le sue richieste invece sono: che Sangi chieda scusa a lei e alla sua famiglia; che non si parli piu’ di lei sui media; che si dica la verita’ altrimenti la dira’ lei provandola con quello che possiede.

Ora, la cosa piu’ istruttiva della vicenda ridicola, cosi’ viene definita dagli opinionisti, per me sono i soliti schieramenti italiani per tribu’ o curve. La Aprile infatti sta dalla parte delle donne e vuol dimostrare quello che tutti sanno, che gli uomini siamo stronzi. Dunque sta dalla parte della dama. Sottile, il suo socio nell’intervista (i due non si sopportano e fanno di In onda un programma inguardabile per tutte le volte in cui si parlano addosso i conduttori) come al solito non sta da che parte stare (gna’ fa’) e quindi fa confusione. La destra, come intuirete, sta con Sangi e tratta la dama come una poco di buono o una spia che dir si voglia. La sinistra critica Meloni e non Sangi, e cosi’ via.

L’unica cosa che volevo dire parlando di tale vicenda che imperversa su giornali e tv (e di cui come al solito molti parlano ignorando i fatti) e’ che chi difende la donna e chi difende Sangi e chi difende Meloni ma non la considera donna e chi difende la moglie ma non la donna e chi difende il governo e chi difende l’opposizione, tutti tirano l’acqua al proprio mulino.

Non e’ una novita’, la politica funziona cosi’ e la cosa piu’ grave resta in Italia il concetto di appartenenza. Cadute le ideologie neppure una vicenda ridicola riesce a mettere d’accordo persone con appartenenze diverse. Lo scontro ideologico tra fascisti e comunisti sfocio’ nel sangue della lotta armata e dello stragismo, oggi, venute meno le ideologie, ma emerse le differenze (donne, Lgbt, borbonici, separatisti..) in Italia ognuno appartiene alla propria tribu’ e guarda il mondo, dove ci sono aggressori e aggrediti, con i suoi occhiali. Una Babele, ma ordinata. Se non si puo’ dialogare e, casomai, cambiare opinione, anche incontrarsi a parlare (di qualsiasi cosa) e’ tempo perso. Come dimostrano da tanto tempo i talk televisivi