Stanno arrivando le elezioni comunali e come al solito ogni sindaco si spara le ultime cartucce in vista della campagna elettorale. Mascaro si vuole ripresentare e non gli bastano 10 anni che ognuno giudichi pure come vuole, ma sempre 10 anni sono, come Speranza e Lo Moro. Occorrera’ vedere cosa ne pensano Frugiuele e Ferro, Occhiuto e chissa’ quanti altri. Una cosa e’ sicura: davanti ai gruppettari che formano le sinistre divise di Lamezia, ferme ancora agli anni settanta e ancora non entrate nel nuovo secolo se non per il populismo dei bonus che hanno scoperto nel frattempo, Mascaro & Friends avranno vita facile nel mantenere il palazzo comunale. Purche’ alla fine trovino la quadra.
Comunque sia, la novita’ maggiore che si registra in questi giorni e’ del 14 settembre, quando e’ stata firmata la convenzione per “Borgo antico” e dunque potranno partire i lavori per la costruzione della cittadella commerciale Borgo Antico dell’ing Noto. Dunque, vi sarà a breve il rilascio del permesso a costruire e sicuramente in tempi brevi potrà di fatto essere operativo il cantiere. Un progetto che ha origini fin dal 2002 e che dopo i noti ricorsi e controricorsi prende dunque il via.
La vicenda piu’ (d)istruttiva (si usa dire cosi’) della nostra storia politica comunale che comincia, forse e’ il caso di ricordarlo, con una scelta a monte fatta con il piano regolatore Lo Moro che decise che su via del Progresso fossero bandite le attivita’ commerciali e che ci fossero aree agricole e impianti sportivi. A molti parve una scelta incomprensibile e quindi quando Noto si mosse comincio’ il “perche’ a lui si’ e a noi no?” da parte dei commercianti/imprenditori lametini. Il pd e la sinistra, come al solito fanno sempre questioni di principio e di lana caprina, e di fatto si accodarono ai commercianti e a quelli (perche’ c’erano anche loro) che intendevano bloccare Noto per consentire il raddoppio dei 2 Mari. E cosi’ ando’, solo che le sinistre senza mai capire la posta in gioco e le questioni pratiche connesse con il controllo del territorio (la tassa spazzatura, i 500 addetti per Lamezia e non per Maida e altre cose simili vennero allora sacrificati dietro il giuridichese) lasciarono la patata bollente a Gianni Speranza che solo in extremis scongiuro’ il fallimento economico del comune davanti al Consiglio di Stato.
Tutta questa storia, la vicenda dalla quale nessuno sembra aver imparato nulla (perche’ ognuno continua a dire dopo 22 anni le stesse cose che diceva prima) ora si azzera come nelle favole e l’ing. Noto che a quei tempi venne ospitato solo da Francesco Grandinetti ora tornera’ a Lamezia riverito e osannato.
“Al di là delle chiacchiere, il rischio realistico è che lo stadio Carlei della provincia rimanga nell’abbandono e cada a pezzi e il nuovo palazzetto rimanga un’opera incompiuta e senza futuro” hanno scritto nel frattempo Speranza e i vecchi amministratori e sembra davvero una sequenza di “Ritorno al futuro” quando con la macchina del tempo si tornava indietro e i vecchi rivedevano se stessi quando erano giovani. Anche il sindaco Mascaro sembra uscito da quel film, con le sue uscite, i suoi ritorni, su e giu’ nel tempo.
Finiamo con una domanda. Se l’amministrazione di Paolo Mascaro avesse fatto dal giugno 2015, quando fu eletto sindaco per la prima volta, quello che sta facendo oggi, il giudizio sul suo operato sarebbe cambiato? Credo di si’ perche’ pur considerando le interruzioni del suo mandato (Mascaro era stato rieletto sindaco a novembre del 2019 dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose di novembre 2017, ma il 16 dicembre del 2020 il Comune è stato nuovamente commissariato visto che il Tar dispose la ripetizione del voto in sole 4 sezioni ) solo in questi giorni i lametini osservano strade sulle quali si ripristina l’asfalto (le strade del territorio lametino sono uno scenario che piu’ penoso non si puo’), e opere attese da decenni.
Si pensi al Parco Mastroianni dove, anche qui, da anni sono chiuse le passerelle che, sostengono i residenti della zona e non solo “dovrebbero essere utilizzati da studenti e genitori vista la presenza della vicina scuola media Manzoni o anche gli uffici pubblici come l’Agenzia delle Entrate e le Poste. Così da poter attraversare i due lati opposti del parco”. In questi giorni e’ stata annunciata la manutenzione straordinaria delle due passerelle in legno lamellare che attraversano il torrente “Piazza”, all’interno del parco pubblico urbano Felice Mastroianni per un investimento complessivo di € 450.000. Sono cominciati i lavori per la sistemazione di piazza Borelli dove insiste la Saub, che per me rimane (e restera’) la piazza piu’ brutta di tutta Lamezia. E’ stata sottoscritta la convenzione per l’affidamento delle aree verdi pubbliche site nell’area pedonale di Piazza Mazzini. Per i prossimi tre anni un privato si fara’ carico dei lavori di allestimento, cura, sistemazione e manutenzione di tutti gli spazi verdi presenti nella storica piazza della città, compresa l’area giochi. Completando cosi’ il progetto di rigenerazione urbana e culturale, ideato dal benemerito Stefano Pujia insieme all’architetto Ester Pontoriero, che in questi mesi ha rivitalizzato la zona di Piazza Mazzini con iniziative culturali e ricreative e momenti di dibattito e animazione. Resta imprecisato il momento in cui qualcuno mettera’ mano alla zanzariera che rappresenta il segno principale di bruttezza dell’area (nessuno ha mai capito la funzione di quella specie di pensilina per autobus cosi’ orrenda a vedersi). O al manufatto al centro di piazza Chitiviasantu (S. Maria) che nessuno ha mai capito cosa sia e rappresenti. E’ stato approvato anche il recupero e la rifunzionalizzazione di Palazzo di Città, situato in Corso Numistrano, dove per anni ci fu il municipio e il consiglio comunale ( € 1.550.000). Inoltre parte la riqualificazione del fabbricato comunale adiacente Palazzo Nicotera-Severisio e dell’antistante Piazza Tommaso Campanella. Quest’area sarà trasformata in uno spazio pedonale ad alto valore architettonico e culturale, con la creazione di un eventuale piccolo esercizio commerciale a servizio della Biblioteca Civica e della Casa del Libro Antico ( € 320.000).
Tutte cose questo che presumo siano ascrivibili all’assessore Stella, ovvero ad un tecnico che col colore politico della giunta Mascaro ci sta come un cavolo a merenda. Ma tutto cio’ che fa bene alla citta’ si accetta, ci mancherebbe altro.
Quello che non e’ possibile non meditare sono i dati forniti da Occhiuto sul nostro aeroporto. Si misura infatti con la imparziale freddezza dei numeri cosa vuol dire per Occhiuto avere a che fare con Ciccio Cannizzaro, ras forzista di Reggio Calabria, rispetto alla new entry di Mascaro dentro Forza Italia.
Il nostro è uno dei sistemi aeroportuali che sta crescendo di più in Italia, ha proclamato Occhiuto. Lo sta facendo penalizzando l’aeroporto di Lamezia che crescerà con un 5,6% tra novembre e dicembre. Lo scalo di Reggio Calabria chiuderà l’anno con +115% ovvero 640mila passeggeri a fronte dei 290mila del 2023. Anche Crotone ha un incremento, del 48,1% (nel 2023 erano 227mila passeggeri contro gli oltre 314mila di quest’anno).