I dirigenti scolastici di scuole accorpate e l’Impero Romano

Le fusioni di vari istituti scolastici sul territorio lametino come in tutta Italia hanno creato una situazione inedita in quanto un dirigente scolastico si trova nella condizione di dover governare e gestire due scuole che talvolta sono dello stesso indirizzo (due scuole medie per esempio) ma altre volte sono diverse e quindi amalgamarle pone problemi pratici da risolvere. Per esempio, quale registro elettronico utilizzare, come formulare l’orario delle lezioni, quale governance strutturare, come organizzare l’offerta didattica. Senza scendere nei particolari, in via generale si puo’ dire che avendo ogni scuola usi e abitudini diverse la scelta principale da fare a monte e’ come il dirigente unico intende porsi davanti ad abitudini differenti: tollerarle o unificarle facendo prevalere le une sulle altre?

La cultura storica potrebbe venire in soccorso se uno ricordasse quale sia stato il caposaldo dell’impero romano nel suo rapporto con i popoli conquistati.  Se il popolo conquistato si sottometteva in modo pacifico, i romani rispettavano le loro usanze e la loro religione, se diversamente si opponevano con tutte loro forze, come la Giudea, allora i romani sapevano essere molto duri e spietati. Il tempio ebraico di Gerusalemme non è più lì proprio per questo. Basterebbe ricordare che  la grandezza di Roma fu il risultato non solo della sua potenza militare, ma soprattutto della sua abilità nel tenere insieme ed integrare politicamente le varie parti di un Impero così velocemente conquistato.

Il dominio politico romano fu il più capace tra quelli dell’antichità di suscitare consensi e gettare radici, ma come in concreto? L´impero romano lasciava ampia autonomia ai poteri locali e comandava semplicemente trasformando i notabili delle città in collaboratori. Ma non volevano fare proseliti o diffondere la loro civiltà, però la cittadinanza romana si acquisiva solo a patto di una effettiva civilizzazione. Quando si dice che rispettavano dei vinti non solo usi e costumi ma anche la religione, per esempio, significa che i romani non hanno mai lottato per affermare i loro Dei, per loro le divinità altrui erano in più, e avevano diritto ad essere adorate come gli altri, spesso infatti le adottavano portandone i simulacri a Roma ed erigendogli templi. I Romani, al contrario di tante religioni intolleranti di oggi, non si ritenevano detentori degli unici veri Dei, nè soffrivano se altri avevano diverse divinità. Furono un grande esempio di tolleranza religiosa.
Se perseguitarono cristiani ed ebrei non fu a causa dei loro Dei, ma perchè questi promul-gavano le loro divinità come le uniche vere, insegnando che tutte le altre erano false. Per la mentalità romana questo era da un lato fanatismo, da un lato un tentativo di desta-bilizzare i loro credo religiosi.

Ecco una grande lezione storica che un dirigente scolastico illuminato messo a capo di megaistituti con migliaia di alunni e centinaia di docenti potrebbe utilmente ricordare.