Calcio CSI/Arbitri, il calcio e’ uno sport di contatto e di contrasti

In un memorabile sketch di Indietro Tutta negli anni 80, Renzo Arbore e Nino Frassica facevano credere a Massimo Troisi di essere in realtà Rossano Brazzi: lo aveva deciso la televisione, e la televisione ha sempre ragione. Lo sketch finiva con il senso di smarrimento di Troisi. Sono diventato Brazzi? Benissimo, pero’ adesso non posso tornare a casa perche’ Brazzi non sa dove Troisi ha parcheggiato l’auto. Puoi cambiare ma non sino al punto di perdere l’orientamento.

Piu’ o meno, per colpa di quattro deficienti di arbitri/dirigenti del Var, una innovazione benedetta come il Var sta ormai stravolgendo il calcio, che e’, al contrario del tennis e del basket, uno sport di contatto. Due giocatori si contendono in aria una palla di testa. Uno dei due (succede sempre) si butta a terra toccandosi la faccia, o il collo. L’arbitro fischia. Un giocatore sfiora con la mano l’avversario in qualsiasi punto del corpo, questi stramazza al suolo gridando (e simulando). Un normale contrasto tra due giocatori per contendersi una palla a terra. Uno arriva prima e colpisce il pallone, poi, sullo slancio, colpisce leggermente l’avversario. Questi muore sul campo.

Imprudente, decreta quel cretino di Marelli in tv. Ogni contatto infatti puo’ essere imprudente, e’ la prima cosa che si apprende sui campetti giocando a pallone. Tornavamo a casa pieni di lividi, graffi, buchi, non e’ che avevamo protezioni, le gambe erano nude. Il Var usato come la moviola ti consente di vedere se un piede tocca un altro piede. Quindi ogni tocco e’ diventato un pestone, basta che uno dei due si metta a frignare toccandosi il piede, rotolandosi, battendo la mano sull’erba in maniera concitata (l’avete notata la nuova moda sui campi, come i tatuaggi e le tempie rasate?). Insomma, i giocatori hanno capito con chi hanno a che fare e quindi si sono adeguati agli arbitri e commentatori deficienti. Se volete questo, facciamo questo. Se un arbitro fischia ogniqualvolta uno cade per terra, cadono tutti per terra. Il calcio CSI consente alla moviola di osservare il tocco e subito si concretizza (a sorteggio) imprudenza, negligenza (mancanza di attenzione) o vigoria sproporzionata. Tanto vale ormai assumere la regola del basket e la finiamo: un giocatore non puo’ toccare un avversario. Prego, si accomodi; ma scherza? prima Lei; ma le pare? Non oserei mai. Guardi, il pallone e’ la’, lo colpisca pure liberamente, io la sto a guardare ammirato.

Cosi’ cambiamo il calcio, per 4 deficienti che fanno gli arbitri perche’ non hanno mai giocato a pallone e quindi non sanno COME si gioca, cosa e’ naturale fare. Sanno solo, per darsi arie, e avere potere (che porta soldi) sulle squadre, sui tifosi, sui media, sull’opinione pubblica, interpretare a modo loro le regole. Il calcio e’ uno sport di contatto, di contrasti, di slanci agonistici, di corsa, di furore agonistico. C’e’, come hanno capito gli inventori del football, gli inglesi, una sola regola da osservare: non devi voler far male all’avversario giocando in modo violento. Bandita la violenza, tutto il resto e’ consentito. Se ti alzi da terra di 50 cm per prendere una palla di testa non lo puoi fare dandoti slancio e tenendo le braccia aderenti al corpo, basta provare il movimento davanti ad uno specchio. Lo capiranno mai questi 4 idioti che si sono messi in testa di sputtanare il Var? Perche’ e’ questo in fondo quel che vogliono. Tornare ad essere padroni assoluti delle partite come succedeva prima.