Stamane Guia Soncini su Linkiesta ha scritto qualcosa su un programma Mediaset in corso che a me ha fatto venire un’idea. Ecco cosa ha scritto: “Scusami se dico cose che già sai, ma devo spiegare il contesto a quei due o tre lettori che non guardano “Temptation Island”, non certo perché così kitsch da preferire Floris o la Berlinguer, ma perché a volte si ha troppo da fare per guardare “Temptation Island”(…)
Divagazione, ma neppure tanto. Non conosco neanche un autore televisivo che non si balocchi con l’idea di metter su un “Temptation Island” della politica. (…)
Certo che prima o poi un “Temptation Island” coi politici ci sarà (quanto ancora possiamo romperci i coglioni coi talk a costo zero? Quanto può durare una tv senza idee in cui i giornalisti parlano coi giornalisti?), ma il gigantesco non detto, il problema vero, l’irrealizzabilità (per ora) dell’idea (e chiunque faccia tv sa che un’idea senza realizzazione non è un’idea) sta in: dove lo trovi un Filippo Bisciglia della politica? “
Ecco, Soncini ha ragione, occorre che la politica assuma il format di “Temptation Island” e quindi, con qualche Filippo Bisciglia che, Soncini esagera, sono sicuro che troveremo in giro, si puo’ nelle varie citta’ organizzare il format.
Per chi martedi’ non ha la possibilita’ di vedersi Temptation Island, uno dei programmi di Maria De Filippi che regge Mediaset 3.0 insieme con Il grande fratello e le serie turche, spiego di cosa trattasi. MDF scova per l’Italia (soprattutto a Napoli recentemente) delle coppie che intendono (ecco la giaculatoria) “fare un percorso nei sentimenti” davanti alle telecamere. Selezionate le coppie, che devono essere tutte tatuate, in crisi e pero’ (esibizioniste cioe’) desiderose di spiegare la crisi davanti agli spettatori, le porta in Sardegna a giugno, e li sistema in due villaggi sul mare (posti incantevoli): in uno i maschietti e in un altro le donne. Poi sguinzaglia nei due villaggi i cd “Tentatori” che sono maschi per le donne e viceversa. A questo punto si scatena l’inferno e siccome “nessuno è più fragile del maschio bianco, potete raccontare tutte le fiabe che volete sul patriarcato (Soncini dixit)” i maschi si infoiano subito con le tentatrici. Tutto viene ripreso dalle telecamere per cui di tanto in tanto le immagini vengono mostrate ai partner. Insomma, avete capito che essendo in Italia sia pure nel 2024 si proietta il solito film “non drammatizziamo e’ solo questione di corna”: come gestirle, come superarle, come rendere pan per focaccia. Viste le immagini, i partecipanti s’incazzano e nel percorso chiedono un falo’ di confronto. Bisciglia allora li porta di notte in riva al mare, li fa sedere su un tronco e li fa sfogare. Alla fine dello sfogatoio, pone, Bisciglia, la fatidica domanda alla coppia: volete uscire assieme o separati?
Se mi avete seguito fin qui, avrete capito perche’ questo sarebbe l’unico format utile alla politica italiana, solo che Floris, Formigli e compagnia non capiscono niente. Renzi e Conte dovrebbero fare un falo’ di confronto per decidere se uscire assieme o separati. Anche a Lamezia Speranza e Lo Moro dovrebbero farlo. Speranza ha prima invocato un sondaggio, poi ha ripiegato sulle solite primarie o su un preliminare tavolo di confronto, vedrete che presto cominceranno con la litania del programma (prima facciamo il programma e poi vediamo chi ci sta). L’unica difficolta’ del falo’ sarebbe dove farlo svolgere, il mare nostrum non e’ bello quanto il mare sardo.