Come opera la criminalita’ secondo la Procura di CZ

(da Iacchite’, 16/10/24) Osservava la Procura di Catanzaro negli atti dell’operazione Farmabusiness:

– “la cosca oggetto di indagine, che fa capo alla famiglia di ‘ndrangheta di Cutro (KR) denominata GRANDE ARACRI, costituisce un esempio paradigmatico di come la criminalità organizzata calabrese abbia saputo adeguarsi ai “segni dei tempi”, adottando una strategia che lascia su un piano residuale l’utilizzazione di metodi violenti e direttamente intimidatori, prediligendo piuttosto lo sfruttamento di rapporti personali privilegiati con soggetti detentori delle leve del potere e per avvalersi, così, di “scorciatoie” assolutamente impraticabili per la gente onesta. Si tratta di rapporti privilegiati instaurati grazie alla incisiva mediazione di soggetti in grado di avvicinare e coinvolgere il cd “secondo livello”; e, vale a dire, politici, amministratori, funzionari, ecc. Nel caso di specie, le risultanze investigative dimostrano ancora una volta come lo sfruttamento, da parte della ‘ndrangheta, della sua profonda penetrazione nei gangli della società civile sia finalizzata non soltanto ad assicurarsi coperture nel riciclaggio dei capitali “sporchi”, ma anche ad influenzare decisioni amministrative ed assicurare “fette di mercato” ad imprese funzionali ai loro interessi; imprese che a loro volta redistribuiscono ricchezza tra gli affiliati, con il concreto rischio che la ‘ndrangheta possa assumere, così, il controllo di interi settori dell’economia.

E’ noto che le attività legali condotte dall’impresa mafiosa rispondono a diverse esigenze ed è possibile individuare diversi motivi per cui il crimine organizzato investe nei mercati legali, quali l’occultamento di capitali accumulati illegalmente (riciclaggio), la semplice realizzazione di profitti, l’acquisizione ed il rafforzamento di consenso sociale, l’adozione di un valido strumento di controllo del territorio. Emergono finalità strategiche della locale di ‘ndrangheta che fa riferimento alla famiglia GRANDE ARACRI diverse da quelle propriamente economiche: un aumento del consenso presso altri imprenditori, presso funzionari della pubblica amministrazione e presso politici locali, instaurando e rafforzando una fitta rete di rapporti con i soggetti individuati e creandosi un’immagine rispettabile slegata dalle attività criminali. Ma, in particolare c’è l’obiettivo di consolidare il controllo sul capoluogo di regione, Catanzaro, territorio strategico per ogni genere di attività che debba fare i conti con la programmazione politico-amministrativa regionale” – .

Riciclaggio e fondi neri sono gli strumenti attraverso i quali, sempre secondo la Procura di Catanzaro, opera la ‘ndrangheta, ma opera anche una grossa fetta della politica catanzarese, quella che emerge dalla piramide Tallini dove il riciclaggio, i fondi neri, le ditte amiche, le società cartiere e le teste di legno sono il sistema, il cd. sistema Catanzaro.