Se le riunioni collegiali a scuola venissero verbalizzate con l’AI

Non da ieri ma da almeno 8 anni e’ possibile parlare nel cellulare e ottenere la trascrizione del parlato. Nelle scuole ovvero negli unici posti immutabili in cui il tempo si e’ fermato a quello in cui c’erano cattedre, banchi, lavagne, gesso, cancellini, si fanno tante riunioni eppure le discussioni collettive tese ad assumere decisioni seguono sempre le antiche modalita’ dei nostri nonni.

C’e’ un ordine del giorno e i partecipanti parlano a ruota libera assumendo alla fine decisioni assunte alla unanimita’ o a maggioranza. {Recentemente si osservano riunioni collegiali dove i partecipanti superano il centinaio di persone come al Senato, e l’unica preoccupazione sembra essere solo il dove far svolgere le riunioni, e non il “come” si discuta insieme}. Un malcapitato chiamato segretario ha il compito di scrivere (talvolta ancora a mano, neppure col pc) il verbale. Chissa’ quando in ogni scuola avverra’ quello che succede gia’ oggi tra i tifosi di una squadra. Per esempio, il forum che seguo io di tifosi juventini dopo ogni trasmissione in cui si sono discusse partite appena concluse ti mette a disposizione una sintesi della discussione predisposta dalla AI. Anche in una scuola se facessimo parlare ogni docente trascrivendo in tempo reale quel che dice e poi fornissimo alla AI la trascrizione completa degli interventi il cd verbale lo farebbe subito l’AI e non piu’ un povero segretario, costretto a prendere appunti cercando di capire cosa hanno tentato di dire, parlando a ruota libera e come sanno, il prof. Tizio e la prof.ssa Caio.

Quando a cio’ si arrivera’, coi tempi biblici della scuola italiana, che ancora non e’ riuscita a metabolizzare neppure il registro elettronico (come erano belli i tempi dei registri cartacei dove i voti li cancellavi e li correggevi come volevi), le riunioni collegiali diventerebbero cose serie, impegnative per tutti, e ciascuno prima di prendere la parola non esporrebbe la prima cosa che gli passa per la testa, in un brainstorming (alla lettera tempesta di cervelli) incessante ed interminabile, privo di effetti pratici.