Con l’avvento ( da me benedetto) del Var, gli arbitri italiani si stanno adattando e con la scusa del protocollo stanno decretando che (lo ribadisco ancora e ancora) il calcio e’ come il basket, non e’ uno sport dove sia consentito il contatto. Nel basket come tutti sanno il contatto e’ vietato perche’ se un giocatore si alza da terra per tirare a canestro un semplice contatto lo sbilancia; nel calcio no, un contatto o contrasto sbilancia solo se e’ forte, non lieve. Gli arbitri italiani ormai hanno in pratica decretato che se una mano (o un piede) tocca un giocatore, ovvero il semplice contatto, e’ punizione o rigore (se avviene in area). Ecco i rigorini, a somiglianza dei fuorigioco che solo la macchina scorge, per una unghia, un piede, una mano. Se c’e’ contatto in area e’ rigore, decretano gli arbitri. No, signori, avete cambiato la regola: e’ rigore solo se il contatto e’ cosi’ duro da provocare un fallo. Il contatto, appunto, non e’ vietato come nel basket, nel calcio e’ ammesso, solo che se e’ falloso, e’ troppo duro, pericoloso, irruento, puo’ provocare un danno da punire col rigore.
Ecco allora come dovrebbe cambiare il protocollo: tempo effettivo (in Italia si gioca in pratica 55/90 minuti, negli altri paesi 68/90); fuorigioco se c’e’ luce tra un giocatore e un altro; nel calcio il contatto e’ ammesso; e’ vietato solo se e’ pericoloso, ovvero puo’ far male all’avversario.
Che poi, se ci pensate bene, e’ la differenza tra un pugno e una carezza. Entrambi sono contatti, ma solo il primo fa male.