Un episodio del 2018 dei Simpson (Marge sindaca – Stagione 29, Puntata 6) sembra adatto a Lamezia che il prossimo anno dovrà votare per il sindaco. Vi racconto la trama dell’episodio.
Dopo che la vecchia monorotaia di Springfield va fuori controllo Marge diventa sindaco con una promessa: giura di riuscire definitivamente a spegnere il fuoco di pneumatici a lunga combustione che da tantissimi anni ha fatto di quella cittadina un caso unico nel panorama nazionale. Il sindaco uscente Joe Quimby è un esponente del partito democratico ed è una parodia (nella serie) del senatore Ted Kennedy e della famiglia Kennedy in generale. Tradisce continuamente la moglie con bellissime modelle e ricalca lo stereotipo del politico cialtrone e corrotto (celebri sono i suoi incontri con la mafia locale) sempre circondato da giovani ragazze e dedito esclusivamente al divertimento. Per sostituire tale sindaco i cittadini si affidano a Marge che è una casalinga seria, dedita alla famiglia, religiosa, e concreta. Credono che lei, come ha promesso, riuscirà a spegnere quel fuoco di pneumatici che da decenni rende irrespirabile l’aria di Springfield. Una volta eletta è Marge stessa a scoprire ben presto che il compito non è così facile. Il deposito di pneumatici che brucia appartiene infatti ad un signore che vive di stenti vendendo gadget, e mandare le ruspe a portar via i pneumatici significa rovinarlo. Insomma, tutte le proposte di Marge falliscono, quel signore intenerisce i cittadini (in fondo sbarca il lunario) e il gradimento fra gli elettori diventa sempre più basso. A sorpresa però Marge si accorge che dopo aver fatto una battuta su suo marito Homer, e dopo che questi è diventato lo zimbello dei cittadini, la sua popolarità torna a crescere. Insomma, l’esperienza di Marge come sindaco sul piano pratico non apporta risultati ma far passare il marito per quello che è, un perfetto incapace, serve a conquistare la benevolenza dell’opinione pubblica. Quando però Marge si rende conto di non riuscire davvero a conciliare il nuovo incarico pubblico con la famiglia e vede Homer, ovvero il proprio marito al quale lei vuole bene, deriso da tutti, torna sui suoi passi e lascia il posto di nuovo al sindaco Quimby.
Secondo me questo episodio ricorda la situazione lametina in qualcosa: anche da noi Scordovillo brucia da tantissimi anni e nessuno è riuscito a risolvere il problema, nonostante promesse e assicurazioni. Poi c’è da riflettere sugli umori dell’opinione pubblica che sono a qualsiasi latitudine cangianti e mutevoli. Anche a Lamezia la storia del rapporto della città con il campo profughi dei rom ha sempre oscillato tra la rabbia (quando l’aria diventa irrespirabile) e la tenerezza (poveri cristi, come debbono vivere se non bruciano pneumatici e non non rubano?).