Dal 2018, quando le plebi meridionali (e chi senno’?) portarono in Parlamento i 5Stelle, sento ripetere che per battere la destra e’ necessario che il pd si allei con loro. Dopo 6 anni, visto che tale alchimia elettorale alla prova dei fatti si dimostra meno realista di quel che vorrebbe apparire, cominciano (per es. oggi il sindaco di Milano, Beppe Sala) quelli che: prima il programma. Risoluto Sala: se ce la fai a fare un programma comune, bene, ma se non ce la fai credo sia logico dire: ognuno per se’. Ora vorrei dire a Sala e a tutti quelli come lui, Conte, Travaglio e compagnia cantando, che la fissazione del “programma” a sinistra la coltiviamo da 60 anni. Qualcuno ricorda il mitico “programma comune della sinistra” che ad epoche alterne propugnarono socialisti di sinistra, riformisti alla Ruffolo, modernisti e unionisti? Nessuno ricorda piu’ il grandioso programma di Prodi lungo 247 pagine che una volta al governo si rivelo’ carta straccia sulla quale Bertinotti e Mastella si accanirono con ferocia? Perche’ dopo tanti anni continuare a prendersi in giro, tra l’altro con il rituale del programma che un certo Di Maio propagando’ quando fecero il governo con Salvini? Un bambino delle elementari sa perfettamente che Conte vuole abbandonare l’Ucraina e far vincere Putin; che dei migranti non gliene e’ mai importato nulla per cui i decreti sicurezza li ha concordati con Salvini; che ama riamato Trump almeno quanto ambisce ad intestarsi una direzione della Rai; che invece di pensare a sanita’ e istruzione ha speso 160 miliardi per far ristrutturare ai ricchi la seconda casa. Insomma, non ci sono punti di programma che possano unire pd e 5Stelle, se non capitoli (sanita’, istruzione, cultura, precari…), titoli di un libro dentro i quali ognuno poi scrive quello che vuole. Ma i realisti non demordono e vedrete per quanto tempo abbaieranno alla luna. Se glielo fai notare, che propongono cose irrealizzabili, ti dicono che credono nell’utopia e che i rivoluzionari rendono possibili le cose impossibili. Ecco infine spiegato perche’ una popolana con semplice buon senso come Meloni sia riuscita, partendo dal 4%, a fare la presidente del Consiglio mentre tutti i rivoluzionari del week end da D’Alema a Schlein il tempo lo passano a corteggiare l’avvocato con la pochette di Volturara Appula devoto di padre Pio.