Caro Maurizio,
capisco il suo sgomento. Sotto certi aspetti, pare di vivere in un incubo. C’è un presidente degli Stati Uniti che ritira la più grande potenza del pianeta dall’Organizzazione mondiale della Sanità, creando un buco spaventoso e un rischio enorme alla salute di tutti i cittadini della Terra; e mi pento amaramente di aver criticato in passato Bill Gates, che oltre a pagare le tasse nel suo Paese contribuisce al bilancio dell’Oms per centinaia di milioni di dollari, mentre Donald Trump si arricchisce oscenamente emettendo la sua criptovaluta, una roba che sarebbe parsa eccessiva pure al Re Sole.
C’è un presidente che per la seconda volta ritira gli Usa dagli accordi contro la lotta al cambio climatico, e che di fronte all’innalzamento degli oceani risponde «bene, così avremo più proprietà vista mare». C’è un presidente degli Stati Uniti che rivendica territori non suoi, di fatto legittimando le pretese di Putin sull’ex impero sovietico e di Xi su Taiwan. C’è un presidente degli Stati Uniti che vuole deportare milioni di esseri umani, mentre grazia e ringrazia energumeni che hanno assalito il Parlamento e colpito militari e poliziotti. C’è un presidente che nega l’esistenza di milioni di esseri umani, quando già duemilacinquecento anni fa i greci scolpivano statue di ermafroditi, e nel 1604 il medico Jacques Duval salvò l’ermafrodito di Rouen dalla condanna a morte, dimostrando che possedeva entrambi i sessi e sentendosi un uomo non violava la legge divina amando una donna.
Lei, gentile signor Panciroli, teme che in America non si potrà più votare liberamente. E considerando l’immenso potere, economico e di controllo, che ha accumulato Elon Musk, non è un timore infondato. Eppure vedrà che alla lunga la politica di Trump sarà ridimensionata. Trump fallirà, perché la sua politica non è quella che serve al pianeta e neppure all’America, perché le crisi sono globali, dal clima alla proliferazione nucleare, e richiedono appunto soluzioni globali.
Quella del 5 novembre 2024 è stata innanzitutto una sconfitta democratica. Trump ha preso gli stessi voti del 2020. Kamala Harris ha perso undici milioni di voti rispetto a Joe Biden. I democratici hanno pasticciato, presentando alle primarie un presidente logoro e malato, e rimpiazzandolo in corsa con una vice non all’altezza. Trump ha davanti a sé meno di quattro anni, anzi meno di venti mesi, che lo separano dalle elezioni di midterm. Il suo ideologo del 2016, Steve Bannon, è finito in galera, e ora considera Musk troppo estremista. Gli americani non hanno portato i cervelli all’ammasso. Hanno molti difetti, ma sono un popolo irrequieto tanto quanto noi italiani siamo un popolo conformista. Trump ha vinto le elezioni; non ha aperto un’era come quella, durata dodici anni, di Reagan e Bush.