Era fine agosto 2024 quando il Direttore Generale dell’USR Calabria Antonella Iunti lasciava la Calabria dove aveva preso servizio il 16/9/21. Sono passati ben 6 mesi (siamo a febbraio ’25) e ancora l’USR Calabria manca di un Direttore Generale. Un tempo incredibile per un ufficio cosi’ importante per l’amministrazione scolastica regionale. Con piena soddisfazione di tutti coloro i quali preferiscono un ufficio centrale acefalo di modo che siano i dirigenti degli Ambiti Territoriali a dirigere la scuola calabrese nei rispettivi territori provinciali, la scuola calabrese vive questo lungo periodo di incertezza e di tran tran burocratico. Scriveva a fine agosto 2024 l’USB di Cosenza:
“Dopo tre anni il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria Antonella Iunti lascerà l’incarico per approdare nelle stanze del Ministero dell’Istruzione. Nominata nel settembre 2021 dall’allora Ministro Bianchi a seguito delle drammatiche vicende che avevano coinvolto i vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale prima dall’indagine “Diacono” avviata dalla procura di Vibo nel 2020 che portarono alla decapitazione dei vertici dell’Ente con il coinvolgimento di importanti figure come il compianto ispettore Piscitelli e l’allora direttrice Calvosa e subito dopo da altre inchieste che coinvolsero la dottoressa Boda che le succedette”.
Pertanto la Iunti e’ arrivata in Calabria a dirigere un ufficio regionale decapitato da indagini della magistratura, c’e’ stata tre anni e adesso sono 6 mesi che ancora a Roma non si decidono a sostituirla. Una anomalia che segnaliamo nel silenzio generale e prolungato da parte di tutti quei politici che ogni giorno ci ricordano quanto la scuola sia importante per la societa’ nei convegni, nelle conferenze, negli articoli di stampa. Ma e’ il destino dei calabresi quello di avere senza dirigenti regionali i settori fondamentali, sanita’ e istruzione. Nella Calabria commmissariata e’ sempre tutto provvisorio, facente funzione, noi ci autogoverniamo, senza una visione d’insieme regionale.