A Sanremo il ricatto dei contenuti e’ sempre presente. E’ l’astuzia da quattro soldi di puntare a temi che solleticano la critica, dimenticando che una canzone e’ musica e parole, e queste da sole non bastano. E’ l’eterna scissione tra forma e contenuto, per cui vincono gli Oscar o Festival del cinema film che trattano temi nobili dimenticando come sono stati fatti o realizzati.
Si iscrive direttamente a vincere il premio della Critica di Sanremo 25 il piu’ triste cantante italiano, Simone Cristicchi. Dopo aver fatto canzoni sulla pazzia adesso scopre l’Alzheimer della madre.
Quando sarai piccola
di S. Cristicchi – N. Brunialti – S. Cristicchi – Amara
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
Ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
Che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Fedez, che in queste ore sta sui media per l’annoso dibattito con l’ex moglie Ferragni (l’ex coppia piu’ bella del mondo) e l’intervento di Corona per lucrare sulle disgrazie altrui, presenta “Battito”, canzone rap cupa, dove ci porta per mano nel profondo buio della psiche per raccontarci la depressione e la voglia di guarire, anche se «vedo nero pure il cielo».
Battito
di A. La Cava – F. Abbate – F. L. Lucia –
N. Lazzarin – A. La Cava – F. Abbate
Sto contando i battiti
Siamo così fragili
Ci feriamo anche sfiorandoci
Ti ho odiata te lo giuro
Facciamo un po’ ciascuno
Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro
Sento un pugno nello stomaco (nello stomaco)
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Anche il nostro Brunori presenta una canzone d’autore che descrive le gioie e le paure dell’essere genitori, un sentimento che va accettato con il suo carico rivoluzionario. Buon ultimo, dopo Jovanotti, Fedez, Ramazzotti, Elisa, Renga, e migliaia di altri italiani e stranieri, Brunori non si trattiene e fa quel che fan tutti. Naturalmente sentiremo la musica e poi vedremo se l’operazione e’ riuscita.
L’albero delle noci
di Brunori
Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci/
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Si possono proporre contenuti nobili senza badare alla forma? No, non e’ possibile. Per ricordare l’ovvio, uno dei maggiori capolavori di Pablo Picasso, Guernica, e’ stato molto acclamato ma non solo perche’ e’ un manifesto universale contro la forza cieca delle guerre, ma soprattutto per come e’ stato dipinto. Gia’ le sue dimensioni coinvolgono lo spettatore quasi aggredendolo, facendolo sentire vittima tra le vittime. Poi la scelta del monocromo ha reso evidente la tematica luttuosa. Infine, le forme espressioniste, surrealiste e cubiste che coesistono in questa rappresentazione, l’hanno fatta diventare quel capolavoro universale che tutti siamo in grado di riconoscere.
La canzone, come ogni opera artistica, ha anch’essa forma e contenuto, e i due elementi si combinano insieme quando si tratta di opere compiute, riuscite. Se manca o e’ carente uno dei due elementi, la canzone e’ mediocre, dimenticabile. Come spesso ma non sempre e’ successo a Sanremo.