Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto ieri sera un importante discorso alla nazione. Dice Macron: «La minaccia russa è qui e riguarda i paesi europei, ci riguarda. La Russia ha già trasformato il conflitto ucraino in un conflitto globale. Ha impiegato sul nostro continente soldati nordcoreani, armamenti iraniani, aiutando nel contempo questi paesi ad armarsi ulteriormente. La Russia del presidente Putin viola i nostri confini per assassinare gli oppositori, manipola le elezioni in Romania, in Moldavia. Organizza attacchi digitali contro i nostri ospedali per bloccarne il funzionamento. La Russia cerca di manipolare le nostre opinioni pubbliche con menzogne diffuse sui social network e in fondo mette alla prova i nostri limiti. Lo fa nei cieli, nei mari, nello spazio e dietro i nostri schermi. Questa aggressività sembra non conoscere confini. E la Russia intanto continua a riarmarsi spendendo più del 40 per cento del suo bilancio a questo scopo. Da qui al 2030, prevede di accrescere ulteriormente il suo esercito, di avere 300 mila soldati in più, 3 mila carri armati, 300 caccia in più. Chi può dunque credere, in questo contesto, che la Russia di oggi si fermerà all’Ucraina? La Russia è diventata, nel momento in cui vi parlo e per gli anni a venire, una minaccia per la Francia e per l’Europa».
Sarebbe bello ascoltare altrettanta chiarezza, logica e morale, da parte di politici e commentatori italiani. Speriamo dunque che, ancora una volta, sia l’Europa a trascinare anche noi sulla strada giusta, e non viceversa.