Campo rom di Scordovillo, De Rosa: «Situazione intollerabile, prima dell’estate al via i progetti di bonifica»

Sul campo rom di Scordovillo il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, ospite di Supplemento d’indagine, il format in onda su L’altro Corriere Tv ogni mercoledì sera.

Deciso l’intervento del prefetto sull’ormai decennale questione del campo rom del quartiere Scordovillo, sito a Lamezia Terme e uno dei più grandi d’Italia. «Non ci possiamo permettere una situazione del genere. Io non la tollero, non si può tenere un problema del genere da 50 anni e non riuscire a risolverlo». Oggi però, assicura De Rosa, la situazione è diversa: «Abbiamo un governo che ci supporta, importanti risorse dello Stato, l’impegno della Regione e anche del settore terziario con don Giacomo Panizza e don Fabio». Oltre alla sinergia tra i diversi attori coinvolti, ci sono le risorse: circa 4 milioni di euro, di cui 2 dello Stato, altri della Regione e i fondi del programma operativo legalità. «Non si possono affrontare questi problemi solo dal punto di vista della repressione, Possiamo mandare tutti i giorni le forze di polizia e fare operazioni, ma non risolviamo il problema. Dobbiamo puntare sulle bonifiche».

Al via la bonifica del campo prima dell’estate 2025
Già prima dell’estate dovrebbero partire alcuni progetti per bonificare parte dell’area, così come il bando regionale per reperire nuovi alloggi. «Eliminiamo questo ghetto, ma senza crearne un altro altrove. Abbiamo parlato di distribuzione diffusa e favorire l’integrazione perché ormai sono lametini a tutti gli effetti. Sono persone nate qua, puntiamo anche ad alfabetizzare i ragazzi con un progetto contro la dispersione scolastica. Non possiamo accettare che queste persone vivano in baraccopoli, ne va del nostro senso civico e della dignità umana». Da qui l’impegno convinto del prefetto: «Sarà un mio chiodo fisso finché resterò a Catanzaro, ogni 15 giorni convocherò la cabina di regia in Prefettura e farò uno stato di avanzamento per dire a che punto siamo». Anche nei confronti di chi si opporrà allo spostamento, il prefetto non arretra: «Se bisogna usare i muscoli lo faremo, ma solo se necessario e come extrema ratio».