
Appena lo incontrate, chiedetegli: Amico di chi ?
Ogni lametino infatti per natura è amico di qualcuno


Dopo 50 anni quel che è stato è stato. A conti fatti si può dire che questa unione fatta sulla carta non si è rivelata un gran guadagno per i nicastresi: basta guardarsi la lista dei sindaci

- Perugini, Esposito, Petronio, Sirianni, Maione, De Sensi, Petronio, Perugini, Petronio, Ventura, Senese, Materazzo, Paladino, Anastasio, Lo Moro, Scaramuzzino, Speranza, Mascaro




di quello politico imposto con arroganza da Mancini.
Fregati i lametini ma fregati tutti i calabresi di ieri e di domani. Vi risulta che qualche intellettuale pensoso abbia mai sottolineato la miopia di una scelta che
è costata moltissimo al popolo italiano?

e quello della Calabria. L’università la perdemmo per colpa di Mancini? Sì, ma anche del Pci che ci vendette
senza prendere una posizione decisa a favore della piana lametina. Ricordate cosa diceva: l’Università subito e al posto giusto. E qual è il posto giusto, compagni venduti?




Fate questa “partita doppia”: accanto ad ogni politico calabrese mettete la % di quello che ha avuto lui e la % di quello che ha fatto avere alla sua città. Es. Misasi, Mancini, Pujia, Abramo…Poi continuate con i politici lametini per vedere quanto hanno procurato a Lamezia. Negli ultimi 20 anni sento dire: abbiamo avuto la Multiservizi e il parco Savutano…


Ecco i redditi regionali per fasce



Appena spuntata la commissione d’accesso, bastava che Mascaro si dimettesse. Si sarebbe presentato di nuovo con una sua lista e sarebbe stato rieletto. Forse avrebbe risparmiato a Lamezia il 3° scioglimento e di sicuro due anni di pena. Io, io, io. E noi?


Loiero fu nemico anche di Speranza, fino a quando questi non capì che lo doveva marcare stretto. Fece vicesindaco Francesco Cicione, amicissimo di Loiero, e Loiero diventò nostro amico. Intendiamoci, col senno di poi e visti i suoi successori, Loiero è uno statista.




Per capire l’economia politica catanzarese, basta approfondire gli Abramo (i Noto e Speziali). Finito il clientelismo alla Pucci, tocca agli imprenditori. Da una tipografia, come quella dei nostri f.lli Gigliotti, ad un impero economico che dà posti di lavoro, alla politica. I Rubbettino a Soveria invece si sono occupati solo dell’impresa e la politica l’hanno affidata a Caligiuri


Amici alla Sacal. Li conosciamo attraverso le intercettazioni (v. Michienzi a Colosimo):
“…tu gli devi dire che abbiamo fatto una convention con dei relatori…” “…tanto loro non hanno nessun contatto perchè sono dei lametini di merda …“. “Sacal, “Cosa nostra” di Catanzaro, dove i lametini di merda si sono accucciolati con qualche assunzione nei servizi, mancette e briciole.

Altri due politici lametini di primo piano che alla città hanno dato pochissimo. Il primo è Luzzo, il più potente dirigente della regione Calabria per lunghissimi anni, prima di fare l’assessore

Il secondo è l’ex presidente del Consiglio regionale, Franco Talarico (più amico di Scopelliti che di Lamezia)

Lontani i tempi in cui due presidenti della Provincia almeno si facevano amici bidelli e cantonieri.


Lamezia esprime solo politici che prendono e non lasciano nulla alla propria città. Però la amano, figuriamoci se l’odiassero.
Abbiamo avuto gli “amici” di Bisantis, Ernesto Pucci, di Pujia, di Mancini, giù giù sino a Scopelliti e a…(come si chiamava quello che Calabria Etica fece votare ai suoi qualche tempo fa?).

Adesso è il turno degli “AMICI” di Grillo e dei sovranisti. Ognuno ha il suo amico e nessuno è amico di Lamezia


Città giovanile. Movida dal venerdì in poi, pub, trattorie, locali tipici, pizzerie;




















prof. Francesco Caglioti, Storia dell’arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.







Responsabile digital Rai3 e autore Rai



