Leggo dei 57 indagati per assenteismo all’ospedale Pugliese e all’Asp di Catanzaro e il mio pensiero rispetto alla costante reiterazione di tale reato nella amministrazione pubblica è sempre lo stesso da lunghi decenni. L’entità di una sanzione, è scritto, deve essere proporzionale ma ogni pena ha un fondamento utilitaristico giacché essa mira a distogliere i consociati dal compiere atti criminosi. In altri termini, la pena oltre un effetto afflittivo (che il reiterarsi di tali comportamenti dimostra non ci sia) dovrebbe avere un effetto di moralizzazione ed educazione. Ora, se tu sei alle dipendenze non di un privato ma dello Stato e intendi non lavorare ricorrendo a sistemi fraudolenti di accertamento della presenza, non si potrebbe decretare che il rapporto di lavoro con lo Stato finisce? Se il tuo datore di lavoro non è Pincopallo ma lo Stato, qualcuno si ricorda perchè addirittura in Costituzione è stato inserito l’art. 54? : I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Una volta che un cittadino ha assunto una carica pubblica, egli è soggetto a una serie di regole di comportamento, che nel loro complesso costituiscono esplicazione della previsione fondamentale dell’art. 54 Cost. Questa previsione, nella sua semplicità e con un linguaggio ormai un po’ fuori moda, è importante, perché distingue i funzionari pubblici, per un verso, dalla generalità dei cittadini e, per un altro verso, dai lavoratori privati. Dal primo punto di vista, tutti i cittadini – recita il primo comma dello stesso articolo – devono rispettare la Costituzione e le leggi: non è poco ma, per i funzionari pubblici, non è tutto; i funzionari pubblici devono fare qualcosa di più, devono mettere una particolare cura nell’adempimento della funzione loro affidata, devono quasi essere di esempio per gli altri cittadini. Dal secondo punto di vista, la previsione costituzionale fa sì che i doveri dei funzionari pubblici non derivino solo da accordi, come i contratti di lavoro, ma anche da determinazioni unilaterali contenuti in atti come le leggi e i codici di comportamento, che danno contenuto all’obbligo di comportarsi con disciplina e onore: non che i lavoratori privati non debbano comportarsi con disciplina e onore, ma non hanno un obbligo costituzionale di farlo, i loro doveri derivano solo dai loro contratti di lavoro. L’obiezione è: caspita, gli fai perdere il lavoro! Niente affatto, uno perde il lavoro con lo Stato perchè ha disonorato lo Stato. Vuol dire che si troverà un lavoro, se è capace, con un privato. L’ingratitudine non può mai essere perdonata, gli sbagli sì.