Prendiamo un meccanismo come la cassa integrazione, in particolare quella in deroga: un sostegno al reddito importante, perché riguarda una parte debole degli occupati, quelli delle aziende con meno di 5 dipendenti. L’esecutivo ha stanziato ben 3,3 miliardi, ma questi soldi tardano ad arrivare per via di una procedura che prevede un doppio passaggio, prima la Regione e poi l’Inps, che andrebbe semplificata. Il governo Conte ha affrontato, sin dall’inizio, questa tragedia biblica (virologi compresi) all’italiana. Un Machiavelli redivivo individuerebbe subito l’arte del governo all’italiana, la politica degli annunci: ABBIAMO PRONTO UN ATTO. Da un amministratore di condominio ad un ministro, da un primario ad un preside a qualsiasi dirigente, tutti pensano che governare o “dirigere” significhi emanare ATTI, norme, direttive, protocolli. Il nostro sistema politico-istituzionale è basato sulle norme “astratte” e siccome tutte le regole sono interpretabili, più norme (oscure) produci maggiori sono le interpretazioni. Fatte le norme, in Italia non è prevista la messa in pratica delle determinazioni che viene lasciata al buon cuore dei burocrati, il vero cancro della nostra democrazia non decidente. Essi sono riuniti nell’UCAS: Ufficio Complicazioni Affari Semplici. A valle poi un giudice qualsiasi di qualsiasi luogo può dire l’ultima parola, a sua volta re-interpretando come vuole e sa quelle norme e interrompendo il processo. Se una legge stanzia una somma, quella somma non diventa mai liquida nelle mani del destinatario perchè viene sequestrata dai burocrati. Il prof. Conte è già passato nel mito avendo tirato fuori ad un certo punto il concetto di “congiunti” che per essere raggiunti giustificano lo spostamento nell’ambito della regione. I congiunti sono la prova provata del livello di imbecillimento che il nostro sistema ha raggiunto. Norma oscura che poi devi tentare di chiarire, così: «Coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, persone legate da uno stabile legame affettivo, parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)». Ma un qualsiasi poliziotto al quale tu dici che stai raggiungendo un cugino di tua moglie, che cosa può fare o dire? A che serve quella norma? A far perdere tempo e pazienza. E’ chiaro che se tu metti intorno ad un tavolo 200 persone e vuoi scrivere insieme a loro una norma, la regola sarà poco chiara, perchè frutto di mediazioni e interpolazioni. Ricordatelo sempre: un cammello è un cavallo disegnato da un comitato. I contratti collettivi di lavoro sono da sempre l’esempio plastico, scritti apposta non per sancire un accordo tra le parti sindacali ma per consentire, attraverso vaghezze ed ambiguità, successive interpretazioni di parte. Per non farla lunga, facciamo un ulteriore esempio pratico per capirci. Ipotizziamo che mi controllino mentre in auto mi dirigo verso un paese vicino. Autodichiaro che sto raggiungendo la mia casa al mare. “È vietato trasferirsi nelle seconde case fino al 4 maggio 2020, ma può essere consentito solo se c’è necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni». Dichiaro che mi hanno avvisato che c’è una perdita d’acqua. Cosa succederà in questa situazione? Succederà che o mi fanno passare senza che nessuno possa poi controllare la verità, oppure mi sanzionano. Dipende dal poliziotto che trovo. Ecco la situazione reale in cui gli italiani si trovano dal dopoguerra e dunque anche in questa tragedia inimmaginabile. Si governa per norme astratte lasciate alla libera interpretazione dei burocrati. La forza pubblica, un prefetto, un impiegato, le banche, tutti quelli che devono applicare le norme, sono i persecutori degli italiani. Tutti quelli che si lamentano per la libertà negata, per la privacy, per le app, sono ideologici (ce ne sono ancora molti in giro). In realtà e in pratica il nostro sistema politico, le nostre istituzioni, che chiamiamo “Stato di diritto” o “democrazia”, sono una prigione e le chiavi le abbiamo date a carcerieri stupidi. Uno Stato costruito su 160mila norme non contempla nè la decisione, nè la semplicità, nè la soluzione dei problemi. E’ il nostro problema. Soltanto chi si è letto Kafka può capirne i dettagli e i contorni. L’immagine del solitario che prendeva il sole raggiunto sulla spiaggia da due moto squad della polizia e ripreso da un drone è stata la nostra vergogna internazionale. Credete che il governo se ne sia reso conto? Niente affatto: “Chi è residente in un posto di mare può fare il bagno, ma senza sostare sulla battigia. Chi vive in montagna può passeggiare nei boschi.” (Dpcm ultimo). Ti fai il bagno ma non puoi asciugarti 3 secondi al sole. Posso andare in auto ad Acquavona a passeggiare? E se mi fermano solo soletto con la mascherina in auto a Platania, che mi dicono? Voi lo sapete? Io, Joseph K., non lo so.
NB: Governare bene significa: fare pochissime norme semplici che spieghino a chi deve attuarle gli obiettivi da raggiungere. Gli obiettivi devono essere tutti misurabili. Per es., dal 4 maggio dire ad ogni regione: fai quello che vuoi ma l’Ro, l’indice di trasmissione giornaliero, non deve superare lo 0,2. Se supera, lockdown di nuovo.