Comuni e rifiuti «Chi non è capace di gestire si deve fare da parte»

Siamo costretti – afferma Salvatore Mazzotta, Amministratore Delegato della Logica scarl – a chiudere i cancelli dell’impianto sito nell’area industriale di Lamezia ed a bloccare i conferimenti dei comuni dell’ ATO di Catanzaro a causa dei mancati pagamenti della stessa ATO, già a partire da lunedì 28 Febbraio 2022. Vantiamo un credito di oltre 4 milioni di euro, tra servizi e lavori di riefficientamento. Questo mese non siamo riusciti a pagare gli stipendi ai 32 nostri dipendenti. La situazione non è più sostenibile neanche con i vari fornitori. Dopo 2 anni di efficienza e di qualità, purtroppo torneranno i rifiuti in mezzo alla strada ed i sindaci morosi se ne assumeranno la responsabilità”.

L’impianto Tmb (trattamento meccanico biologico) sito nell’area industriale di Lamezia Terme attualmente accoglie per il trattamento i rifiuti indifferenziati e l’umido di tutto i comuni del lametino e di alcuni comuni della provincia di Catanzaro. Secondo Mazzotta dunque spetta ai sindaci degli enti morosi assumersi le proprie responsabilità. «Chi non è capace di gestire si deve fare da parte e lasciare spazio a chi sa lavorare». «Noi – spiega – finora abbiamo agito rispettando il contratto, anche oltre. Altri, invece, si sono rilassati. Capisco che i sindaci hanno difficoltà, che i cittadini non pagano ma è un problema che va risolto perché il costo della Tari deve essere coperto al 100%, e i conteggi vanno fatti per bene». «Basta con i servizi gratuiti o a carico dei privati, è insostenibile. La nostra decisione è una scelta necessaria, non l’abbiamo presa a cuor leggero, ma è un modo per richiamare tutti alle proprie responsabilità, altrimenti il sistema non cambierà mai». (redazione@corrierecal.it)

Su 120 Comuni e Provincie in dissesto finanziario 34 sono in Calabria. Torno a dire quello che ho già scritto più volte. Fino a quando non si stabilirà la decadenza automatica dei sindaci in presenza di comuni inadempienti non si comprende per quale ragione un sindaco si debba muovere per incassare i tributi comunali. Chi glielo fa fare? “Tanto paga Pantalone” è il motto dei comuni italiani posto sotto la foto di Mattarella. Su un totale di 7.904 Comuni italiani, la percentuale degli enti in sofferenza finanziaria è vicina al 5%. Gli enti locali attualmente in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale sono 266.  In particolare, si evidenziano 30 enti nella regione Calabria, 47 in Campania, 46 in Sicilia, 27 in Puglia, 24 nel Lazio, 17 in Lombardia e Molise, 14 in Piemonte e 12 in Liguria. Cosa volete che importi ad un sindaco del lametino o del catanzarese dei costi dell’impianto Tmb o dei 4 milioni che avanza la società che lo gestisce? Che provveda lo Stato, i sindaci hanno ben altro a cui pensare.

Ora quella che ripeto da decenni è una semplice domanda di buon senso: mi spiegate in cosa consiste la responsabilità di un sindaco (al netto dei reiterati pazzeschi abusi di ufficio a cui sono sottoposti)  se ormai in Italia si sono spogliati degli oneri della cd amministrazione?

Il ruolo del sindaco in cosa consiste? Nel tenere discorsi, nelle inaugurazioni o cerimonie? Nelle delibere e nelle discussioni in consiglio comunale? Quanti debiti può fare un sindaco? La riscossione dei tributi spetta a lui o non è più in capo a lui e spetta a non so chi, al Prefetto, al Ministro, al Direttore dell’Agenzia delle Entrate…? In questa continua deresponsabilizzazione e politicizzazione del ruolo del sindaco io vedo la causa di comuni mal amministrati e sempre più in deficit. La normativa è carente? Può darsi, per questo l’Anci (v. nota*) dovrebbe impuntarsi e chiedere una riforma chiara affinchè si precisino meglio sfere di competenze tra Stato e Comuni e Regioni. Ma resta il fatto che se, su dieci comuni delle stesse dimensioni, uno solo è in dissesto e 9 non lo sono, a mio parere la popolazione del comune inadempiente deve essere bene informata della situazione (perchè al momento i cittadini sono all’oscuro di tutto) e un commissario straordinario deve ripristinare la corretta amministrazione prima che il comune possa tornare a votare. Allo stesso modo tutti questi aspiranti sindaci che troviamo in giro debbono ben sapere a cosa vanno incontro e capire che oltre agli onori ci sono (e sono molti di più) gli oneri del saper ben amministrare. Se devi guidare una navicella spaziale non basta aver fatto l’autista di autobus.

Logica Scarl è subentrata a Daneco all’inizio del 2020. Subito avevano messo in evidenza le criticità  sullo stato e le condizioni delle linee impiantistiche, delle attrezzature e dei macchinari. “Purtroppo l’impianto ci viene consegnato in condizioni fatiscenti, con cumuli di rifiuti da trattare allocati nei diversi capannoni; per rimetterlo in sesto, riportarlo alla normalità e per efficientare i processi di trattamento occorrerà del tempo; da parte nostra c’è il massimo impegno, ma è necessaria, soprattutto in questa fase iniziale, la più ampia collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati“.
L’impianto TMB (trattamento meccanico biologico) sito nell’area industriale di Lamezia Terme accoglie per il trattamento i rifiuti indifferenziati e l’umido di tutto i comuni del lametino e di alcuni comuni della provincia di Catanzaro che fanno parte dell’ Ato di Catanzaro. Nel mese di luglio del 2020  si produsse, e non era il primo, un vasto incendio di rifiuti solidi urbani all’interno di un capannone dell’impianto T.M.B. .

Nota* (da LE CRITICITA’ GESTIONALI DELLE ENTRATE PROPRIE DEI COMUNI Cittalia -Anci ricerche) Soprattutto, all’Ufficio Tributi è demandata l’intera gestione delle entrate senza o quasi il supporto di altri uffici dell’ente.
E’ assente una diffusa sinergia istituzionale, informativa ed
operativa in campi dove, invece, le informazione ed i flussi
documentali afferenti il singolo contribuente e/o la singola unità
immobiliare dovrebbero invece essere condivisa e le attività di
liquidazione, controllo ed accertamento dei singoli tributi
necessitano anche di un supporto “tecnico” per la definizione delle
fattispecie imponibili.
Mentre l’Ufficio Tributi si raccorda relativamente bene con il
Settore Commercio, anche per la reciproca utilità delle relative
informazioni, non c’è un rapporto significativo con l’Ufficio Tecnico,
da cui, invece, possono essere ricavate preziose informazioni in
materia di base imponibile ICI e TARSU (superfici imponibili,
interventi edilizi che modifichino la rendita catastale, aree
edificabili e loro valore venale ecc…).
Il fatto che l’Ufficio Tributi possa oggi accedere alle banche
dati catastali non è sufficiente a rendere efficiente ed efficace
l’attività di accertamento nella misura in cui manchi il supporto
dell’Ufficio Tecnico, che può fornire, oltre al flusso documentale in
suo possesso in materia di concessioni ed autorizzazioni edilizie, il
know how per interpretare i dati catastali e per supportare l’ufficio
durante la fase propedeutica all’emissione di avvisi di
accertamento che, in alcuni contenziosi, trascende il diritto
amministrativo e tributario.