Su Facebook il presidente della Regione Occhiuto scrive: “Mi hanno mandato questo decreto per l’acquisto di gadget per 164.122,94 euro. Non ne sapevo nulla perché le determine dei dirigenti non passano dalla presidenza. Entro lunedì sarà revocato, perché non condivido importo e procedure. Inoltre, la dirigente di quel settore sarà rimossa. Tutti, anche i dirigenti, devono sapere che da 6 mesi è cambiata la musica”. Oggi è lunedì e vedremo che succede. (Il sindacato Direl ha già fatto sapere che i singoli provvedimenti dirigenziali non devono essere supervisionati da Occhiuto)
La cosa strana è che la dirigente in questione, Gina Aquino, già dirigente con Oliverio, è stata “promossa” proprio da Occhiuto a dirigente di Settore “Promozione della Calabria e dei suoi asset strategici – Spettacolo e Grandi eventi – Marketing territoriale” del Dipartimento Turismo e Mobilità il 3 maggio e quindi un mese dopo la famosa trattativa n. 2098284 con la Pubbliturco. Il direttore generale del settore è Maria Antonella Cauteruccio, nominata proprio da Occhiuto a capo del Dipartimento, e l’assessore è Orsomarso, già scagionato dal Presidente dicendo che trattasi di mera questione burocratica.
Come è stato fatto notare, l’uscita a gamba tesa in questione, di cui seguiremo gli sviluppi, è ben poca cosa in una Regione che, per esempio, in valore assoluto detiene il record per le spese sostenute per incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza: 2.388.601,23 euro nel 2020.
Tanto da essere annoverata fra le tre regioni detentrici del rating ‘C’, secondo la speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report). Si pensi che subito dopo la Calabria, fra le regioni con gli importi più elevati di uscite per questa voce, superiori a 1 milione di euro, si trovano, al 2° e 3° posto, rispettivamente, la Toscana (1.265.569,91) e la Campania (1.055.933,19). Seguono, fra le regioni che spendono di più, con importi compresi tra 100.000 euro e 1 milione: Emilia-Romagna (952.904,77), Basilicata (624.649,37), Sicilia (568.024,18), Puglia (530.187,27), Molise (399.104,32), Sardegna (386.441,05), Lazio (297.648,00), Lombardia (262.253,94), Valle d’Aosta (234.900,42), Abruzzo (175.289,01), Friuli-Venezia Giulia (133.320,44).
Occhiuto potrebbe fare una cosa molto semplice, se intendesse moralizzare una Regione spendacciona, riportare la spesa clientelare per consulenti vari al livello della Lombardia (262mila euro). Perchè dico Lombardia? Perchè gli abitanti lombardi sono quasi 10milioni e quindi sono cinque volte in più dei calabresi. Ma in ogni caso, anche se volesse raggiungere la Toscana, che spende tanto, 1,2 milioni, dovrebbe tagliare la spesa calabrese di 1,1 milioni. Per cui se Occhiuto vuol farci credere che da 6 mesi è cambiata la musica ha molto da tagliare sugli incarichi libero-professionali, insieme ai gadget e a tante altre voci che in seguito magari preciseremo.