06/10/2022) In un discorso del 5 ottobre di fronte ai vertici del proprio partito, Giorgia Meloni, discutendo delle prospettive del prossimo governo, di cui probabilmente sarà presidente del consiglio, ha dichiarato:
“Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l’ha determinata”.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto a queste dichiarazioni poco dopo:
“Non ci sono ritardi nell’attuazione del Pnrr: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi”.
Chi ha ragione? Verifichiamolo utilizzando gli open data presenti sul sito Italia Domani, dedicato alla diffusione di informazioni sul funzionamento e l’attuazione del Pnrr.
Cosa dicono i dati del Governo
Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal Governo, quelli relativi alla prima metà del 2022, le sette scadenze del primo trimestre e le 38 del secondo sono state tutte raggiunte. In un precedente fact-checking, avevamo sottolineato come, secondo l’Osservatorio sul Pnrr di OpenPolis, non tutte le scadenze fossero state completate in tempo, ma si trattava soprattutto della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti attuativi di alcuni provvedimenti. In ogni caso, sempre secondo i dati OpenPolis, a oggi tutte le scadenze relative al secondo trimestre sarebbero state realizzate.
Le informazioni fornite da Governo e OpenPolis sono anche ampiamente confermate dal comportamento della Commissione europea, che ha autorizzato il trasferimento della seconda tranche di fondi del Pnrr, condizionato alla realizzazione delle scadenze previste per il secondo trimestre 2022.
I dati di OpenPolis
La Fondazione OpenPolis ha costruito uno scadenziario del Pnrr che monitora la realizzazione dei Target e delle Milestones (T&M) del Piano, raggruppandoli per trimestre entro cui andrebbero completati. Questo strumento ci dà la possibilità, oltre che di verificare con una fonte indipendente i dati del Governo, anche di avere informazioni sulle scadenze relative ai trimestri più recenti, su cui l’esecutivo non ha ancora fornito dati pubblici. Secondo OpenPolis, nel trimestre appena concluso (luglio-settembre), erano previste quattro scadenze, di cui una completata, due “a buon punto” al 31 agosto e una ancora in fase di realizzazione al 30 settembre. Per le due scadenze “a buon punto” si attende solo la pubblicazione delle graduatorie di aggiudicazione e l’emanazione di due decreti interministeriali, per cui, di fatto, la realizzazione è quasi completata. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre del 2022, il primo in cui la responsabilità di realizzazione del Pnrr passerà in capo al nuovo esecutivo, il governo Draghi ha già portato a termine 7 delle 51 scadenze previste. Oltre a consegnare al prossimo governo un Pnrr tendenzialmente “in ordine”, dunque, l’esecutivo attuale si è anche portato avanti, agevolando il lavoro di chi sarebbe venuto dopo.
Verdetto
Giorgia Meloni sostiene che l’attuazione del Pnrr sia in ritardo, ma quasi tutte le scadenze concordate con la Commissione europea sono state rispettate, sia secondo i dati offerti dal Governo, sia secondo il monitoraggio della Fondazione OpenPolis. Inoltre, era già accaduto che nel primo o nel terzo trimestre, alcune scadenze venissero portate a termine con leggero ritardo, ma comunque realizzate entro la fine del semestre di riferimento. Le affermazioni di Giorgi