Nuove tendenze si profilano nel giornalismo italiano sempre alla ricerca (ora anche attraverso rilevazione dell’indice di lettura) dell’algoritmo che ordini le notizie da pubblicare e quelle da escludere perchè non interessano a nessuno. Non parliamo delle intercettazioni che i pm passano ai giornalisti, felici di poter scrivere 800 articoli soltanto col semplice taglio e incolla. Oppure delle “simulazioni” sugli stipendi (con la riforma del fisco chi guadagna di più e di meno?). Sono due casi di scuola in quanto la prima cosa che l’AI ha appreso è che gli italiani sono sensibili al buco della serratura e al proprio portafoglio.
Più difficile ai limiti dell’impossibile è persuadermi che interessa al pubblico (e venga consigliato dall’intelligenza artificiale) quello che un docente italiano qualsiasi svolge in una giornata qualsiasi. Eppure ormai si pubblicano notizie come queste: nella scuola X è stato proiettato il film “Amici miei”. Dal momento che in ogni scuola italiana ogni giorno si proiettano migliaia di film e si svolgono migliaia di convegni e si fanno migliaia di cerimonie, viaggi, manifestazioni, incontri, dibattiti, di questo passo leggeremo notizie del genere:
La scuola media X ha proposto agli alunni di una classe prima una serie di lezioni importantissime. A conclusione dell’attività ” ogni alunno sa analizzare ed interpretare dati sviluppando deduzioni e riflessioni sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico”.
Il Liceo scientifico Z per attuare il programma di matematica in una classe 2^ ha insegnato agli alunni, che hanno molto gradito,
- Equazioni letterali fratte
- Disequazioni di 1° grado ad una incognita intere e frazionarie
- Sistemi di disequazioni di 1o
grado in una incognita - Sistemi di equazioni di 1° grado (metodi: sostituzione, riduzione,confronto, regola di Cramer).
(Byung-chul-Han) Le informazioni sono additive e cumulative. La verità, invece, è narrativa ed esclusiva. Esistono mucchi di informazioni o di spazzatura informativa. La verità, invece, non forma un cumulo. Non è frequente. Per molti versi si contrappone all’informazione. Elimina la contingenza e l’ambivalenza; elevata a narrazione, fornisce significato e orientamento. La società dell’informazione, invece, è vuota di significato.