Avvertenze: spoiler. Non leggere se volete vedervi la serie tv in sette puntate Disclaimer-La vita perfetta (del messicano Alfonso Cuarón) su Apple+
Soggetto) Avviene un fatto e dopo 21 anni un libro riapre tutte le ferite. Disclaimer significa “dichiarazione di non responsabilità”.
Trattamento) Si comincia con una scopata in una cuccetta di treno. Poi lei in vacanza con lui in Italia se ne va perchè sta male la zia. Lui è solo e continua la vacanza con una macchina fotografica in mano. A Forte dei Marmi in spiaggia incrocia una mamma con bambino di 4 anni. E’ Kate Blanchett da giovane ( la interpreta Leila George).
Versione 1) La nostra femme fatale (Leila George), in questa prima versione, si scoperebbe il giovanotto, poi la mattina dopo lui le direbbe che vuole che lasci il marito, lei prontamente direbbe «maddeché» e, quando poco dopo lui affogherà per salvare il bambino di lei, che è andato al largo col canotto non sapendo nuotare, lo guarderà morire senza dispiacersi particolarmente: un problema di meno.
Qui entrano in gioco i genitori del giovanotto figlio unico. La mamma scoprendo delle foto discinte della George scattate dal figlio, diventa scrittrice. Narra la storia del figliolo sedotto e abbandonato in mare dopo aver salvato a nuoto il bambino della femme fatale. Poi muore pure la mamma e allora è Kevin Kline ormai in pensione che trova due cose che gli sono fatali: un golfino della moglie morta che comincerà ad indossare sempre come se fossimo in Psycho; il libro scritto dalla defunta. Scatta la vendetta.
Stampa il libro e lo distribuisce ai colleghi di lavoro della Blanchett, famosa documentarista, i quali se lo leggono all’istante e la riempiono di insulti. Infine il libro lo legge il marito della Blanchett (si sente cornuto) e il figlio ormai grandicello, quello che non sapeva nuotare, e così Blanchett perde lavoro marito e figlio. La colpa della moglie secondo il marito era quella che ventun anni prima si era scopata un tizio oltretutto morto. La caccia di casa, le mette contro il figlio, diventa migliore amico del padre del morto.
Versione 2) Alla fine, dopo che per sei ore tutto è stato narrato come fosse cronaca, si scopre che era una versione falsa dei fatti. La seduttrice trentenne era in realtà stata stuprata dal morto: la vittima che tutti piangono era carnefice. E aveva stuprato pure la fidanzata che per questo aveva interrotto la vacanza. In seguito allo stupro Blanchett aveva concepito un figlio e aveva pure abortito, per questo non aveva raccontato niente al marito. Dunque niente era come sembrava, siamo a Rashomon, 1950. In una giornata di pioggia incessante, un boscaiolo, un monaco ed un passante si fermano a raccontare, fornendo versioni contrastanti…
E quindi alla settima puntata Cate Blanchett svela a Kevin Kline com’è andata davvero. Psycho in golfino rosa (Kevin Kline) le crede e avverte il marito, il quale a questo punto vorrebbe cancellare questo brutto malinteso.
La Blanchett però dice al marito che ora lo lascia perché lui le pare sollevato dal fatto che lei non sia stata fedifraga ma stuprata e questo è davvero troppo.
Finale) Kevin Kline torna a casa e, nel barbecue, brucia le foto scattate dal figlio a quella che in una notte è passata da tentatrice a stuprata. Foto che ha visto lui, che ha visto sua moglie, che lui ha fatto duplicare per recapitarle a casa Blanchett/Cohen, che ha persino mandato su Instagram al figlio della Blanchett. Quelle foto insomma le abbiamo viste tutti, noi a casa e il marito che si credeva cornuto sullo schermo, centinaia di volte. E solo mettendole nel barbecue Kline s’avvede di un dettaglio: nello specchio d’un armadio dietro alla ragazza discinta, si vede il riflesso del bambino che s’era svegliato ed era andato di là a osservare lo stupro della madre.
Messaggio) “Disclaimer”, secondo Guia Soncini, vuole dirci che le donne sono sempre vittime, che alle donne nessuno crede mai, che una donna assertiva viene presa per prepotente, una donna di successo non vediamo l’ora che inciampi, una donna sotto pressione viene liquidata come isterica. Mioddio la Blanchett, mioddio Cuarón.