Rino Tommasi il computeRino

Il giornalista Rino Tommasi (1934-2025) il piu’ grande commentatore di tennis e boxe della televisione italiana, noto per le telecronache di tennis insieme con un altro grande, Gianni Clerici, ricordato da un suo allievo che e’ stato mio compagno di universita’ a Firenze.

(Estratto del ricordo scritto da Ubaldo Scanagatta su Ubitennis) Di sicuro oggi a Rino e Gianni non gli sarebbe stato concesso di cantare “Bingo Bango Bongo sto bene solo al Congo” con quel che segue, ma altrettanto di sicuro Rino non si sarebbe piegato alla “moda imperante” del politically correct. Era innamorato dello sport, tutto lo sport, come dimostra la sua biblioteca ricca di migliaia di libri solo sportivi e in varie lingue (“Non si può pensare di seguire tutto e sapere di tutto se non vuoi restare in superficie su ogni cosa” ribatteva a Clerici che cercava di persuaderlo a seguirlo anche per musei, concerti e varie arti, ottenendo sempre rifiuti).

Rino aveva la battuta pronta, prontissima e anche questo era uno dei segreti dell’imbattibile successo del duo cult. Perché Gianni era una miniera di assist e Rino li coglieva e replicava al volo. Gianni, con quella vocina a volte un po’ volutamente affettata – che ai suoi esordi non piaceva poprio a Berlusconi che non lo avrebbe “preso” agli albori di Canale 5 se Rino non si fosse imposto perfino con il Cavaliere – era capace di dire qualsiasi cosa. Sempre stupendo chi lo ascoltava. Celebre la frase, anch’essa oggi sicuramente oggetto di censura e sanzioni, con cui Gianni commentò una magnifica volée smorzata di McEnroe: “Se fossi un pochino più gay, da uno che è capace di tocchi così delicati mi farei perfino accarezzare!”. E Rino: “Beh dai Gianni non esagerare…” ridendo. E Gianni: “Tu Rino sei troppo macho per capire certe cose!”.