Ciao Magna Magna Festival. Com’è triste Catanzaro se GianMelo non l’ama più…

Dopo 12 anni il Magna Graecia Film Festival lascia Catanzaro. «La storica kermesse cinematografica che ogni anno anima l’estate calabrese, riscopre la propria origine itinerante e si prepara per l’edizione numero 22 ad abbracciare una diversa location», fa sapere l’ufficio stampa, senza però svelare quella che sarà la nuova sede del Festival.

Com’è triste Catanzaro soltanto un giorno dopo. Com’è triste Catanzaro se Gianmelo non l’ama più. Soltanto parafrasando il grande Charles Aznavour nella mitica “Com’è triste Venezia” si può rendere ai lettori l’atmosfera di tristezza e di mestizia che ha avvolto Catanzaro e i catanzaresi nell’apprendere la ferale notizia che quest’anno la città non sarà più la sede del grande, ma che dico, grandissimo Festival del Cinema, il Magna Magna Grecia Film Festival ideato dal grande, ma che dico, grandissimo Gianvito, meglio conosciuto come GianMelo Casadonte. Dove GianMelo fa il verso sia al mitico “Pier” figlio di Berlusconi ma soprattutto al leggendario Melo figlio di Cetto Laqualunque.

La ferale notizia è stata annunciata ieri in contemporanea dallo stesso GianMelo e dal sindaco Nicola Fiorita. Nell’apprendere la notizia la borsa del morzello di Catanzaro è crollata del 50%. Così come sono precipitate in basso le azioni della tiana e della pitta inchiusa. Scene di sconforto tra gli albergatori e i ristoratori dell’Urbe che tenevano i battenti aperti nell’attesa del sold out che regolarmente ogni anno non si registrava nei giorni del Festival.

Commosse le parole del mitico GianMelo: “Dal 2013 al 2024, sono stati dodici anni esaltanti, che hanno permesso al MGFF di consacrarsi a livello internazionale e, al contempo, di contribuire alla crescita della città in termini di immagine e indotto economico, grazie al risalto che i grandi media hanno dedicato all’evento e, per effetto, al nostro territorio”. Di quale crescita parla non lo si capisce bene, forse dei conti correnti dei tanti attori, attorucoli, comparse (oltre che di quello di GianMelo naturalmente), che sono venuti a trascorrere qualche giorno di mare sulla costa jonica calabrese. In città ancora si parla di Kevin Costner, o meglio della barca a vela messa a disposizione dell’attore con tanto di chef personale. Oltre che del cachet di decine e decine di migliaia d’euro presi da lui, da Michel Platini (che ci azzeccava con il cinema non lo si capisce ancora) e da tutte le star che sono arrivate da Hollywood attratti come le api dal miele. Sembra che a Hollywood siamo visti come gli sceicchi d’Italia…

La crescita economica e turistica è simile a quella del Capodanno Rai in Calabria. Cioè pari a zero virgola zero. Entrambe le manifestazioni, così come quasi tutti i grandi eventi messi in piedi dal presi”niente” Occhiuto, non hanno portato nessun incremento di turisti. Molti di questi eventi non attirano un turista che dicasi uno.

Il Magna Magna Grecia Film Festival da quest’anno percorre la strada del Capodanno Rai, diventa itinerante. Ma mentre per il Capodanno c’è qualche residuo ammiratore di Robertino che spera che approdi a Cosenza o a Catanzaro o a Vibo, per il Magna Magna Grecia Film Festival è un coro generale di “non me ne potrebbe fregare di meno”. Dove approderà il grande Festival del Cinema? Ah saperlo, saperlo. Sembra ormai che a Roberto Occhiuto non rimangano al suo arco che queste trovate da avanspettacolo in modo poter riempire le sue pagine social per settimane e settimane.

A proposito ancora non abbiamo nessun rendiconto economico del Capodanno Rai a Reggio. Restiamo sempre in fiduciosa attesa, così come non perdiamo la fiducia di vedere arrivare frotte di turisti. Per concludere: noi una proposta ce l’avremmo sia per il Magna Magna Film Festival e così anche per il Capodanno Rai. Occhiu’, dai l’organizzazione a Rita De Crescenzo, l’influencer che ha invaso di napoletani Roccaraso e dintorni. In una domenica qualunque, senza spendere milioni su milioni, ha portato a Roccaraso quasi 40 mila napoletani, il quadruplo del Capodanno a Reggio. Occhiu’, ascolta a noi, rivolgiti a Rita che costa di meno e riempirà la Calabria in ogni buco. E così anche il Magna Magna Grecia Film Festival potrà vedere un po’ di turisti. Ma mi raccomando film buoni e in prima visione, non le ciofeche che ci avete passato finora. I napoletani sono di gusti fini ed esigenti.

Com’è triste Catanzaro di sera la marina… Se si cerca GianMelo che non si trova più… Troppo triste Catanzaro, soltanto un giorno dopo, troppo triste Catanzaro se GianMelo non l’ ama piu’…