Ieri sera Pier Silvio avrà fatto dispiacere la sua mamma alla quale si deve la scoperta delle serie turche come Endless Love. 2,7 ml di telemorenti (14,7%) hanno assistito al finale che i turchi, ispirandosi all’Amleto, hanno fatto finire senza far vincere il buono o il cattivo, ma entrambi.
Si può morire per amore, esclama Kemal l’ing. Buono tenendo per mano il cattivo che essendo cattivo ha disseminato mine su tutto il territorio per far finire come si deve la guerra (detto tra noi, la colpa di tutto il casino è della sorella scema di Kemal che ha la possibilità di uccidere il cattivo ma non lo fa). Oggetto del contendere non è il potere, o l’impero, il territorio o il regno ma una piccola signorina mingherlina con il suo musetto da acido ialuronico. I due uomini la amano sopra tutto e tutte, pur essendo uno cattivo e l’altro buono, e pur essendo tutte le altre signorine che compaiono nella serie ben più avvenenti della insignificante. Ma al di là dei gusti personali, voglio dire che anche se la signorina fosse stata Marylin, e quindi si comprendesse meglio l’amore senza fine, i due rivali sono troppo Tom il gatto e Jerry il topo della serie di Hanna e Barbera (non a caso Elena si intestò una guerra ma tutti abbiamo capito che era simile a Marylin e non a Nihan (interpretata dall’attrice per me raccomandata Neslihan Atagul).
Se fai una serie interminabile dove i due rivali fanno Tom e Jerry, la sensazione è appunto di assistere ad un cartone animato che per definizione non può finire mai con la vittoria di uno. Tom (ing. Kemal) è bellissimo ed è costretto poverino a primi piani lunghissimi dove per 5 minuti lo inquadrano da solo (ed è la cosa più impegnativa per un attore che in pp deve recitare solo col viso) ; Jerry per edulcorare la sua malignità vien fatto parlare con un linguaggio alto, letterario, forse per renderlo affascinante (immaginate Totò Riina se avesse parlato come lui). Il fascino involontario di Jerry, che nella serie si chiama Emir, consiste nel motivo che lo muove, l’amore per l’insignificante. Se avesse e ottenesse l’amore di Nihan (Nihan significa niente?) lo spettatore immagina che il cattivo si ritirerebbe a vita privata e farebbe l’impiegato di banca. Invece Nihan ama Kemal che è bello e anche un ingegnere minerario ma così ricco che se tutti gli ingegneri fossero come lui avremmo una casta ingegneristica invece dei notai e farmacisti (in Veneto si usa una espressione tipica per elencare le qualità migliori di un promesso sposo alla Kemal: lo voglio ricco, bello e sior).
Tocca adesso specificare cosa rende insopportabile questa serie turca che uno spettatore medio maschio non è in grado di rivedere dopo una prima puntata. Mi riferisco alla colonna sonora che non prevede nessuna pausa di silenzio in ciascuna puntata. Essa è stata affidata ad un aspirante compositore violinista il quale, essendo alle prime armi, ha costruito una decina di brani i quali vengono alternati per tutto il tempo a seconda della situazione. Per esempio, c’è la musica adatta al momento di tensione (violini suonati veloci), al momento di dolcezza (un violino che suona piano), al momento di umorismo (un violino pizzicato), ci sono dunque dieci diversi utilizzo dei violinisti per commentare le immagini. Non essendoci pause, silenzi, sottofondi, essendo la musica sempre presente ed assordante (come i due commentatori delle partite di calcio che non sputano mai) essa è semplicemente odiosa e maldestra, frutto involontario di un violinista principiante che sta appena imparando il mestiere (si presume pagato pure poco).
Alla fine il buon ing. Kemal capisce che per consentire alla moglie di vivere in pace con la figlioletta senza più l’ossessione del cattivo, deve sacrificarsi. Così muoia Sansone con tutti i filistei agli sceneggiatori è sembrata la soluzione finale salomonica per non scontentare nessuno, gli ammiratori dell’ing. Kemal e quelli di o’ malamente Emir. I cattivi si sa hanno sempre i loro ammiratori e questi sono ben più sfegatati e numerosi degli ammiratori di madre Teresa. Se i cattivi del mondo non avessero tanti ammiratori, pensateci un momento, vivremmo in pace e invece nazisti e fascisti e comunisti continuano a figliare e far proseliti.
Se Dio esistesse e fosse buono come dicono si stuferebbe di consentire che un Adolf qualsiasi (dopo la sua fine da sconfitto nel bunker) esercitasse un fascino ammaliante verso giovani virgulti, ma Dio (anche se è uno che si fa in tre, ma perchè non in 4?) è distratto si sa da tutte le cose che ha da fare.