Lamezia 11 maggio/ Mascaro vs Lo Moro?

(13/2/25) Ad oggi i giochi sono fatti per le amministrative di Lamezia dell’11 maggio. Il centrodestra sarà unito intorno a Mascaro e il centrosinistra intorno a Lo Moro. Poi si presenteranno altri, come Bevilacqua, Cristiano…ma il gioco sarà Mascaro vs Lo Moro con il primo favorito al primo turno. Se invece sarà costretto ad andare al secondo, tutto è possibile.

Un tentativo di trovare un’alternativa a Mascaro è stato fatto in maniera seria, perchè gli oppositori di Mascaro nel centrodestra (quelli ufficiali sono FdI e Lega) hanno pensato all’avv. Mario Murone. La possibilità è ora venuta meno ma non si sa bene perchè. O meglio non si sa per colpa di chi. La ragione sta nel fatto che Murone ha parlato (o è stato contattato) sia con il centrodestra che con il pd. Le versioni divergono perchè qualcuno addossa la colpa all’avvocato di aver parlato con entrambi, mentre altri sostengono che egli sia stato messo in mezzo e si sia limitato solo ad ascoltare senza dare alcuna disponibilità a nessuno. Comunque sia, l’unica alternativa reale al sindaco uscente è venuta meno, così come il passar del tempo a sinistra ha fatto capire a tutti che in campo ora c’è solo Lo Moro. I tentativi di trovare il campo largo e l’unità, dopo gli appelli di Piccioni (che ha chiesto le primarie) e Speranza (che ha chiesto un incontro), sono ormai fuori tempo massimo.

Sullo sfondo resterà (come sempre) la questione cruciale dei conti pubblici che al nuovo sindaco toccherà sbrogliare. Pochi giorni fa il duo Mascaro/Zaffina (assessore) ha rassicurato tutti con toni entusiasti annunciando l’uscita dal dissesto pronunciata dalla Corte dei Conti. Ma è pur vero che la stessa Corte ha fatto dei rilievi al Comune che la destra definisce di poca importanza, mentre Masi del Pd e Piccioni ne hanno parlato sulla stampa con toni allarmanti. Quindi si va alle elezioni parlando di tutt’altro, scrutando i contendenti, mentre come al solito le questioni cruciali che concernono i debiti della macchina amministrativa restano materia da segrete stanze, oscuri per l’opinione pubblica. Toccherà al nuovo sindaco (che potrebbe essere dopo 10 anni ancora Mascaro) sbrogliare la matassa e si vedrà col tempo se i toni molto ottimisti di questi giorni saranno confermati.

Sul punto alcune voci raccolte non sono affatto rassicuranti. Per esempio si sottolinea la situazione di una partecipata come la Multiservizi (d’altra parte anche la Regione è alle prese con i conti delle sue partecipate, che sono sempre fonte di guai e di clientele) ormai dopo aver rischiato il fallimento ripiena di quasi 300 dipendenti e con entrate sempre insufficienti per le varie partite che gestisce. Il governo effettivo della Multiservizi è solo una parte dell’amministrazione generale del comune, dove si osserva come la struttura di comando non vede al vertice (come tanti immaginerebbero) il sindaco ma altri soggetti che hanno via via assunto peso e potere decisionale importante. Se sarà rieletto l’avvocato dovrà venire a capo (è proprio il caso di dirlo) di questa struttura di potere, la quale dovrà invece riaccreditarsi se subentra Lo Moro.

Ora, appurato che i bilanci comunali saranno al centro delle preoccupazioni del prossimo sindaco, le elezioni di maggio saranno uno scontro tra un politico come Lo Moro esperta ma lontano da molti anni dalla amministrazione e un sindaco che i sambiasini non possono vedere (essendo lui un tifoso vigorino) e che per giunta ha giocato da solo senza mai far squadra con nessuno. Nello stesso tempo l’avvocato all’interno della macchina comunale ha avuto altri personaggi che hanno deciso sopra di lui e quindi ecco tutte le incognite di una competizione incerta. Resta il fatto che alle comunali i lametini votano per il 60% a destra e quindi chi compete con il sindaco uscente parte sempre per arrivare al ballottaggio.