A quanto ammontano i compensi percepiti da chi partecipa ai talk show, del servizio pubblico e non? Per rispondere, spulciando sporadici pezzi apparsi negli anni sulla stampa, occorre distinguere tra gli ospiti messi sotto contratto e quelli pagati per ogni apparizione.
Per esempio Bianca Berlinguer o Lilli Gruber, Formigli, Floris o Fazio mettono sotto contratto i vari Orsini, Scanzi, Travaglio, Cacciari, Calabresi, che sono dunque ospiti frequenti e dei quali non si riesce a conoscere il costo. Per esempio viale Mazzini una volta confermò a un’interrogazione in merito proveniente dalla Vigilanza Rai la messa a contratto di Andrea Scanzi di cui però non venne specificato il compenso. Invece si sa che Mauro Corona percepisce un gettone a puntata di circa 800 euro. Da notare che sono compensi lordi che dunque al netto si riducono della metà. A percepire un gettone è anche Antonio Polito nelle sue ospitate a Porta a Porta, dove percepirebbe ogni volta una cifra di circa 500 euro.
Il compenso a puntata per Che Tempo Che Fa dello scienziato Roberto Burioni sarebbe ammontato a 5 mila euro a puntata, così come anche per Roberto Saviano, che per per un periodo fu presenza fissa nel cast del programma.
Passando a Mediaset le cose non cambiano, ma le tariffe medie per i gettoni a puntata si alzano, con un tetto massimo fissato sostanzialmente non oltre i 1.500 euro. A percepire questo compenso, che non scende mai sotto i 500 euro, sono tutti gli opinionisti legati da un contratto con l’azienda, che ha così l’opportunità di poterli sfruttare su tutti i programmi informativi delle varie reti. Si fanno i nomi di Daniele Capezzone, Hoara Borselli, Vittorio Sgarbi (che non compare mai per meno di 3mila auro) , Alessandro Sallusti, Francesco Borgonovo, Maurizio Belpietro, Giuseppe Cruciani, Alessandro Cecchi Paone.
Per La7 invece si segnala l’assenza di cachet per i programmi del daytime, fatta eccezione per Otto e mezzo, dove sono sotto contratto – con compenso non lontano da 2 mila euro a puntata – Beppe Severgnini, Massimo Cacciari, Lina Palmerini e Alessandro De Angelis. Spostandosi invece sulle prime serate per Di Martedì è sotto contratto, secondo Il Fatto Quotidiano, Elsa Fornero, a cui al momento si aggiunge, come aveva riportato per primo TvBlog in un retroscena, Alessandro Di Battista: in passato invece sia Ilaria Capua sia Barbara Gallavotti sarebbero state sotto contratto.
Per Piazzapulita sono stati sotto contratto Alessandro Orsini, Mario Calabresi, Annalisa Cuzzocrea, Alberto Negri e Nathalie Tocci, di cui sola venne rivelato il compenso (500 euro), mentre per Non è l’Arena venne segnalata la contrattualizzazione di Sandra Amurri.
Così, approssimativamente, un giornalista può valere dai 300 ai 2.000 euro. Con punte alla Sgarbi di 3.000. Molto meno di un attore, un’attrice, una soubrette il cui compenso oscilla dai 2.000 ai 20mila euro (di Belen Rodriguez nel periodo di massimo fulgore). Gli scrittori variano dai 500 euro, agli 800 di Mauro Corona, ai 1.800 di Antonio Scurati (comprensivi di compenso autoriale). Per avere Valeria Marini «bastano» 7mila euro. Per ospitare un talento gratis devi pubblicizzarne il film, il libro, l’evento teatrale in uscita. Ci sono poi «i casi» che fanno gridare allo scandalo, come i 2.000 euro concessi al politologo pro Putin, Alessandro Orsini e i contratti dei virologi-star. I talk sono fatti in tv per massimizzare i benefici di cassa (chiedere a Cairo). Perché sono show che si creano spontaneamente riducendo il lavoro degli autori e quindi anche i costi di produzione.
Alla trasmissione dei pacchi, Affari tuoi di Rai1, secondo alcune indiscrezioni, pare che i concorrenti ricevano un compenso minimo di 50€ per ogni puntata, erogato sotto forma di gettoni d’oro, così come le vincite del gioco. La Rai paga loro le spese di trasporto e il soggiorno in albergo per il tempo di permanenza a Roma.