Il futuro della sinistra la difesa del ceto medio

Non soltanto la sinistra ha smarrito da tempo il contatto con i ceti popolari. La sinistra non ha compreso una cosa cruciale: il suo spazio politico oggi è, o dovrebbe essere, la difesa del ceto medio. Certo, è fondamentale tutelare i poveri. Ma la sinistra non potrà farlo fino a quando non si renderà conto che sono i ceti popolari a pagare il prezzo dell’immigrazione, in termini di concorrenza sul mercato del lavoro, compressione di salari e diritti, difficoltà di accesso a case popolari, asili nido, pronto soccorso e altri servizi essenziali. Ma se dei ceti popolari parlano tutti, e giustamente, a cominciare dalla destra, del ceto medio impoverito non parla nessuno. La piccola e media borghesia, ossatura del ceto produttivo, è considerata una classe privilegiata, e infatti il fisco la vessa. Ma l’inflazione erode sia i suoi risparmi sia i suoi salari. E l’intelligenza artificiale distruggerà i suoi mestieri. Farà quello che hanno fatto i robot negli anni 80, distruggendo o fortemente ridimensionando il lavoro operaio. Ora a essere sostituiti dall’intelligenza artificiale saranno i posti di lavoro nelle banche, nelle assicurazioni, negli studi professionali. Impiegati, medici, ingegneri, architetti, avvocati, lavoratori dell’informazione e dello spettacolo: il prezzo da pagare sarà alto, perché il nuovo capitalismo tecnologico e finanziario ha già dimostrato in ogni modo possibile che è disposto a qualsiasi cosa pur di trarre ulteriore profitto. Delle sofferenze delle persone e dei guasti sociali ai tecnofinanzieri non importa nulla. Quando i soldi si facevano con i prodotti e con il lavoro, al capitalismo serviva che i lavoratori potessero comprare i loro prodotti. Ora i soldi si fanno con altri soldi, meglio ancora se finti, tipo i bitcoin. La sinistra tace. Al più parla per proporre di aumentare le tasse ai propri elettori (chi la pagherebbe la patrimoniale? Certo non i grandi capitali, al sicuro nei paradisi fiscali). Invece la sinistra dovrebbe battersi per il ceto medio.