«Non vogliamo l’Europa delle armi, vogliamo l’Europa della pace. Non possiamo permetterci di spendere ottocento miliardi e programmare un’economia di guerra, vogliamo un’economia sociale, della sanità, della scuola, del welfare e del capitale umano. È il futuro dei nostri giovani: sembra che stiamo entrando in guerra, noi respingiamo tutto questo» dice Giuseppi Conte ai giornalisti a Bruxelles. Una giornalista finlandese chiede di spiegare ai lettori di un paese confinante con la Russia com’è possibile sostenere di voler rafforzare la sicurezza europea senza spendere in armi: «La soluzione migliore è il dialogo e la mediazione», assicura Conte. «Ma come si fa a negoziare con Putin?», incalza la cronista. «Trump sta negoziando per noi a Riad, dovremmo essere lì», dice Conte, riferendosi a chi per primo lo rese celebre col nome Giuseppi.