(17/3/25, Il Sole 24 ore) Via libera dall’assemblea degli azionisti di Mps alla scalata per Mediobanca. L’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca è stato votato dall’86,48% dei presenti. Un voto a larghissima maggioranza, che ha permesso di approvare la delega al Cda per l’aumento che necessitava nella parte straordinaria del voto favorevole dei due terzi dei presenti. Contrari l’11,81% dei presenti. Da questa mattina, a Siena, era presente il 73,6% del capitale. Una quota questa di poco inferiore al 75%, considerata soglia di «sicurezza» per il management per far sì che il penultimo punto all’ordine del giorno, quello relativo all’aumento di capitale, potesse passare con relativa sicurezza. Il presidente Nicola Maione, in apertura, ha sottolineato la scelta della banca di svolgere l’assemblea ’a porte aperte’: «la scelta della modalità in presenza è un segnale di attenzione della nostra banca agli azionisti». Maione ha quindi aggiunto: «Mps è un patrimonio del Paese, i risultati positivi sono frutto di un impegno costante del cda, dell’amministratore delegato e di tutti i nostri dipendenti, uomini e donne con un grande attaccamento al Monte e ai quali va il mio più sincero ringraziamento».
(24/1/25, Corriere della Sera) Luigi Lovaglio, chi è il banchiere che ha risanato e rilanciato il Monte dei Paschi in tre anni, di Daniela Polizzi
Nato a Potenza, 70 anni, Lovaglio è il manager che è riuscito a fare a Siena quello che nessun altro era mai arrivato a realizzare: trovare investitori disponibili a credere nel rilancio di Mps.
(10/3/25, Italia informa) Presidente Maione, qual è il suo bilancio personale di questi anni alla guida di MPS?
Dirle che sono contento per i risultati raggiunti non è un luogo comune, ma una realtà di cui sono fortemente convinto. Sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto come banca: nessuno avrebbe scommesso sul nostro cambiamento e sul ritorno di MPS tra le banche più solide e competitive in Italia. Questo risultato è stato possibile grazie a un impegno collettivo. Dipendenti, management e Consiglio di Amministrazione hanno creduto in un progetto comune, restituendo al Paese un patrimonio finanziario di valore storico. La Banca Monte dei Paschi di Siena, con i suoi 550 anni di storia, rappresenta un simbolo.
I valori che ci hanno guidato sono stati collaborazione, coralità, spirito di gruppo e un forte senso identitario. Oggi siamo tra le banche meglio patrimonializzate in Europa e abbiamo davanti a noi un percorso di crescita sostenibile con obiettivi sempre più ambiziosi.
(Giulia De Sensi, Il Lametino, 16/6/24) “Lametino alla guida della Banca più antica del mondo”, che dopo la sua nomina al vertice, il 20 aprile 2023, è stato capace di dare una svolta decisiva, tale da riportare il Monte dei Paschi ad essere una delle prime banche in Italia e in Europa. Una banca con il 60% degli sportelli aperti al centro sud, e, come chiarito da Maione, “con la ferma intenzione di continuare ad investire sul Mezzogiorno”. Maione, con un’attività accademica alle spalle cominciata a Roma a soli 22 anni, vicepresidente dell’ABI (Associazione Bancaria Italia), e assegnatario nell’ultimo periodo di diversi premi, fra cui uno a “La Sapienza” come uomo dell’anno, ha più volte ringraziato i dipendenti e lo staff della sua Banca, ma anche tutti gli amici e concittadini presenti dichiarandosi emozionato più che in altre occasioni nel ricevere un premio nella sua terra.
“Rifarei la scelta di partire, perché è un allenamento importante confrontarsi con una realtà diversa, ma rimango fortemente legato a questo territorio” ha sottolineato, comunicando l’impegno già preso con il presidente della regione Occhiuto per una serie di iniziative da condurre in Calabria, e quelle di sostegno alle piccole e medie imprese e contro la disoccupazione giovanile già in essere con la sua Banca – “ci occupiamo soprattutto di agroalimentare, artigianato, turismo: tutte attività presenti al sud” – sollecitando la Calabria a cogliere l’occasione dei fondi Pnrr. Molto fiero delle sue origini, dichiara che “non esiste gente più caparbia dei calabresi e dei lametini: gente che si fa valere”. Commossa la madre Franca Amatruda, presente alla consegna del premio Rotary e circondata dall’affetto dell’intero Club, che si è unito all’avvocato Maione in una foto ricordo.
(25/3/23, Carlotta Scozzari, Huffington Post)
La lista appena presentata dal ministero dell’Economia per l’imminente rinnovo dei vertici di Banca Mps, da una parte, conferma alla guida l’amministratore delegato, Luigi Lovaglio; e, dall’altra, designa come nuovo presidente il consigliere Nicola Maione. Una scelta che si presta a due possibili letture, entrambe di rilevanza politica. La prima: nella complicata partita che si gioca sull’istituto di credito senese, il governo Meloni sceglie di seguire la linea già impostata dall’esecutivo Draghi. Lovaglio era, infatti, stato nominato al vertice di Mps dall’ex governo nel febbraio del 2022, al posto di Guido Bastianini, a sua volta scelto dal Movimento 5 stelle per la guida della banca nell’aprile del 2020.L’altro indizio di carattere politico arriva dalla scelta per la presidenza dell’istituto di Rocca Salimbeni di Maione, avvocato cassazionista già presidente di Enav, società controllata dal Tesoro che gestisce il traffico aereo. Maione prende il posto di Maria Patrizia Grieco, che a sua volta è stata designata da Banco Bpm per la presidenza della società partecipata Anima, dove si sta giocando un’importante partita in difesa dell’italianità rispetto alle mire francesi. Nella scelta di Maione sembra che un ruolo di primo piano sia stato ricoperto dalla Lega di Matteo Salvini. Non a caso, in una nota diffusa in giornata, il partito del Carroccio ha espresso soddisfazione: “Buon lavoro al nuovo cda di Mps e in particolare ai candidati ad Luigi Lovaglio e al presidente Nicola Maione. Mps è un patrimonio italiano, con una storia prestigiosa: se ha un presente e un futuro è merito di chi nell’ultimo anno ha lavorato, anche con il quotidiano appoggio della Lega, al suo salvataggio”. Si dice che Salvini accusi Meloni di volere fare tutto da sola. E mentre si attende di capire quali saranno le imminenti scelte del governo per i vertici di società strategiche come Enel e Leonardo, non è scontato che la designazione di Maione in Mps basti ad ammansire Salvini.
(9/11/2018, Start Magazine, Michele Arnese) Nicola Maione, chi è il nuovo presidente Enav (vicino ad Alpa, prof. maestro del premier Conte).
Dopo le dimissioni del presidente dell’Enav, Roberto Scaramella, al suo posto è stato nominato Nicola Maione. Nel curriculum di Maione compare anche il suo ruolo come “organizzatore del Master di Diritto Privato Europeo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, direttore Prof. Guido Alpa”. Alpa è il “maestro” di diritto civile dell’attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
(Repubblica, 2 sett. 23, Andrea Greco) La nomina di Maione. La Lega, a Siena e su Mps, ha messo gli occhi fin dal 2020, quando in asse con M5s promosse la nomina dell’ad Guido Bastianini.
E nel rinnovo del cda della scorsa primavera, a fianco dell’ad Luigi Lovaglio, è stato indicato Nicola Maione, vicino al partito di Salvini. Proprio il 4 agosto, dopo l’uscita dei conti semestrali di Mps in utile per 619 milioni, i leghisti diffusero un irrituale comunicato per salutare gli «ottimi risultati, una grande soddisfazione per il partito di Matteo Salvini che per anni ha difeso, quasi da solo, la banca più antica del mondo da quelli che la volevano svendere».
(Nicola Maione, 9/12/1971, chi è)
Avvocato cassazionista e titolare dello studio legale Maione in Roma, composto da dieci avvocati, quattro praticanti e due segretarie. Si occupa di diritto civile, commerciale-societario e fallimentare.
E’ stato legale di importanti operazioni di ristrutturazione aziendale, procedure concorsuali e gruppi societari in Amministrazione Straordinaria. Nominato in diverse procedure dal Tribunale fallimentare di Roma come curatore, liquidatore giudiziale e commissario giudiziale e, dal ministero dello Sviluppo economico, come commissario governativo, giudiziale e liquidatore di imprese cooperative. Ha maturato un’intensa attività accademica in materia di diritto civile, commerciale e autore di varie pubblicazioni. Premiato, nell’anno 2012, per l’attività prestata a favore della professione forense da parte del Consiglio nazionale forense. Presidente dell’Organismo di vigilanza delle società Raccordo autostradale Valle d’Aosta S.p.A., Società autostrada tirrenica p.A. e della Società italiana per Azioni per il traforo del Monte Bianco e tangenziale di Napoli. Già consigliere di amministrazione della Milano Assicurazioni S.p.A., di Prelios Credit Servicing S.p.A. e presidente del Comitato controllo, rischi e parti correlate e succes-sivamente presidente del Consiglio di amministrazione di ENAV S.p.A. Dal 2018 ha ricoperto la carica di consigliere dell’Associazione bancaria italiana (Abi). Dal dicembre 2017 è stato amministratore indipendente del Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., presidente del Comitato nomine, componente dell’ODV e Lead Independent Director.