Sull’acquisto del teatro Grandinetti, come sanno tutti i miei amici, io non sono mai stato d’accordo e, se dipendesse da me, lo venderei pure oggi. La mia è una semplice opinione di cittadino e vale quel che vale. Non ero d’accordo per il prezzo eccessivo, 4 milioni e rotti, che sarebbe gravato sulle esangui casse comunali. Non mi convinceva poi il meccanismo scelto dalla magistratura. C’era una base d’asta al di sotto della quale non si poteva scendere. Una base d’asta che veniva alla fine di una serie di perizie, che avevano proposto valori di mercato molto differenti. Il Comune ebbe paura che qualche privato si presentasse e che rilevasse il teatro. Dice Gianni Speranza, per farci poi un supermercato. Mi pare strano che questo fosse consentito dalle leggi vigenti, ma in ogni caso, è un fatto che il Comune nell’asta ha alzato la manina e si è aggiudicato il bene, quando in sala non c’era nessun altro che lo volesse. Il comune, o meglio il consiglio comunale, per paura che arrivasse uno speculatore, ha pagato un prezzo altissimo e fuori mercato. La stessa identica cosa è successa con la Multiservizi. Per paura che arrivasse Vrenna, si è deciso di gestirla in prima persona. Magari arrivava Guarascio o un altro, non si sa, ma in ogni caso sono decisioni, queste di cui parlo, assunte senza alcun ragionamento economico. Assunte solo sulla base di calcoli politici. La Multiservizi sappiamo come andrà a finire, dopo che l’hanno fatta diventare, come tutte le 8000 municipalizzate italiane, un mezzo per assumere quelle persone che i comuni non sono in grado di assumere. Il Teatro, a parte l’agibilità, e il prezzo esoso pagato, sarà un pozzo senza fondo per la manutenzione e le spese fisse. Il Comune, si sapeva allora e si sa oggi, non è in grado di gestirlo in prima persona, per cui solo le spese saranno pubbliche. Se lo gestirà un privato si prenderà i ricavi, oppure resterà chiuso. Però c’è un teatro comunale da 8 anni e qualcuno deve spiegare ai cittadini quale vantaggio (culturale o di altro tipo) essi abbiano avuto a quel prezzo (l’analisi costi/benefici non è che la possa fare solo Tony Nulla). Cosa pensereste di uno che si compra senza sconti un’auto, per tenerla chiusa otto anni in garage e poi si accorge, dopo 8 anni, che non la può usare perchè manca il freno? Ah, dimenticavo, ha dovuto fare pure dei lavori alla carrozzeria.